sabato 10 novembre 2018

Il santo venuto dall'Irlanda - Dampyr n. 224

Mi è scappata la recensione del n. 223, ma questo nuovo albo proprio non potevo perdermelo. Il n. 224, Il santo venuto dall'Irlanda, infatti, pur essendo un albo della serie regolare mensile, è uno speciale che più speciale non si può. Uscito nel periodo della fiera Lucca Comics, si svolge, in buona parte, nella città toscana. E' stato disegnato da quattro disegnatori storici della serie, Michele Rubini, Nicola Genzianella, Michele Coprera e Majo e ospita all'interno 9 fantastiche tavole di artisti esterni al mondo di Dampyr che hanno interpretato a modo loro questa storia ideata da Mauro Boselli e i personaggi che in essa si trovano. Dimenticavo, il tutto è a colori!
E visto che un albo come questo non poteva certo ospitare una storia banale, Boselli ha sfoderato per l'occasione una delle trame classiche e più durature della serie...
quella che vede protagonisti, nella parte che si svolge nel passato, niente meno che Taliesin il Bardo, il dampyr prima di Harlan, Amber, ai tempi Ambra, Regina di Gwynedd, il fratello Draka, ai tempi generale Draco e Ayldon dei Sidhe. Ma anche nemici ormai storici come Lord Marsden, ai tempi Angus Og, signore dei Pitti, qui quasi una comparsa e il sempre misterioso Sho-Huan, senza dimenticare la correlazione con la macrotrama dei Grandi Antichi.
Insomma, un albo di Dampyr in gran spolvero che, unito alle recenti clamorose notizie arrivate proprio la Lucca Comics con l'annuncio della produzione del primo film dedicato all'ammazza vampiri prodotto da Eagle Pictures, Brandon Box e dalla stessa Bonelli, la cui uscita è prevista per il 23 gennaio 2020, fa pensare a un gran futuro per Harlan e soci.
La trama è quanto di più "boselliano" si possa immaginare.
Si parte nel sesto secolo dopo Cristo da Finnian, principe di Ulaidh, nel nord dell'Irlanda, un ragazzo dotato del potere di vedere oltre le apparenze, che trova suo padre irretito dalla bellissima Vanth, che solo lui riconosce per il mostro che è, un maestro delle tenebre. Finnian sconvolto fugge dal castello divenendo un monaco errante e finendo per essere raccolto niente meno che da Taliesin, il dampyr figlio del maestro delle tenebre Lord Mordha e dell'umana Severa, poi divenuta Gwrach-Y-Rhybin, signora dei Tylwyth Teg. Se non conoscete la serie, probabilmente non ci avete capito nulla. Ma se non conoscete la serie dovete assolutamente recuperarla!
L'albo ci racconta una doppia storia, quella di Taliesin e Finnian (che poi diventerà in Italia San Frediano), che finiscono a Lucca per trovare e uccidere Vanth, che fu amante di Angus Og, e quella di Harlan, del fidato Emil Kurjak e dell'anziana Dolly MacLaine e di... (non lo dico, per non rovinare il finale), anch'essi a Lucca, per risolvere il mistero del serial killer della necropoli che, come un vampiro, ha prosciugato il sangue delle sue vittime. Ovviamente le due storie saranno correlate fra loro.
Il bravissimo Boselli riesce ancora una volta a prendere in prestito dalla storia dei personaggi realmente vissuti, riscrivendoli in versione dampyresca e inserirli magnificamente nella macrotrama della serie che malgrado ormai ci abbia descritto il presente, buona parte del passato e persino qualche futuro possibile dei personaggi, ancora può generare albi avvincenti, misteriosi ed emozionanti come questo.
E' sempre bello leggere gli episodi dall'alone molto fantasy del passato, che coinvolgono Taliesin e Ambra e, in questo caso, anche il potente Draka e Ayldon, l'essere fatato, praticamente un elfo, di cui non mi dispiacerebbe se prima o poi uscisse un albo interamente dedicato a lui.
Ma anche la vicenda che si svolge nel presente non delude, perché anche se ormai molte trame sono state utilizzate e riutilizzate più volte, l'ineffabile Sho-Huan resta sempre un personaggio misterioso e in grado di dare sempre del filo da torcere ai protagonisti. E in più i legami con la macrotrama dei Grandi Antichi, macrotrama iniziata nel lontanissimo albo n. 8, Dalle tenebre (18 anni fa!), ma recentemente sviluppata, sembrano portarla sempre più nel vivo. E con l'albo in edicola a dicembre si prevedono ulteriori sviluppi.
Che dire, l'esperimento funziona a meraviglia e le tavole degli artisti esterni sono qualcosa di semplicemente fantastico, fra l'altro inserite con maestria all'interno dell'albo, rivelando un prodotto finale che, immagino, sarà costato un lavoro immane per far combaciare il tutto e mettere insieme la produzione di così tante persone.
Complimenti agli ospiti Lucio Parillo, Ivan Cavini, Paolo Barbieri, Alberto Dal Lago, Edvige Faini, Luca Zontini, Antonio De Luca, Angelo Montanini e Dany Orizio. Ho sempre ammirato con malcelata invidia chi è in grado di disegnare, ma qui devo dire che si toccano vette non da tutti raggiungibili.
Se quest'albo non l'avete ancora acquistato, non lasciatevelo scappare!

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