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mercoledì 22 marzo 2017

Monsters: Dark Continent

Il primo Monsters, insolito monster movie del 2010 era stato uno di quei film che non ti aspetti. Un film ultraeconomico girato benissimo che giocava magistralmente sul non essere ciò che sembrava, con un'invasione aliena che, alla fine, riusciva a essere nello stesso tempo l'elemento che orginava la trama, ma nello stesso tempo rimaneva sullo sfondo. Costato solo 500 mila dollari, pur rimandendo una piccola produzione, ne incassò oltre 4 milioni. Forse per questo i produttori hanno deciso, nel 2014, di realizzare un sequel. Questa volta, però, per la regia si è scelto Tom Green, forse perché il precedente regista, Gareth Edwads era impegnato in altri progetti o forse perché considerava terminato il lavoro sulla sua creatura.
Questo sequel, che non è un vero e proprio sequel, non riprende la trama da dove si era fermata, ma ne inventa una nuova, cercando, però, di mantenere lo stile del primo film.
Sono trascorsi sette anni dagli eventi della prima pellicola, ma questo lo sappiamo solo perché ci viene detto. I mostri alieni si sono diffusi, in maniera irregolare, in tutto il pianeta. Non sappiamo più nulla di cosa sia accaduto nella zona infetta fra Messico e Stati Uniti, se non che negli Stati Uniti la vita continua regolare. Nel primo film i mostri avevano superato il muro costruito dagli USA a protezione dalla zona infetta, qui evidentemente sono stati fermati.
Ora sembra che siano proprio gli USA a guidare la lotta contro gli alieni anzi, nelle due ore di film si vedono solo eserciti americani. Il fronte più caldo è diventato quello del Medio Oriente dove, fra l'altro, gli abitanti del luogo, stanchi di vedersi arrivare delle bombe sulla testa per essere salvati da mostri che, tutto sommato, non sembrano causare tutti questi danni, hanno iniziato a ribellarsi. Il film segue l'arruolamento e l'arrivo sul fronte di un ragazzo proveniente da un quartiere povero e disagiato, al fianco di un veterano di questa guerra.
Il canovaccio è lo stesso della pellicola del 2010: mentre ai tempi si utilizzava l'espediente dell'invasione aliena per parlare della questione messicana, questa volta l'espediente serve per parlare nella questione mediorientale e delle guerre portate avanti dagli Stati Uniti. Così vediamo questi soldati non pronti ad affrontare l'orrore della guerra e della perdita dei compagni, vediamo i civili massacrati e la relativa ribellione, vediamo a cosa porta l'esecuzione di ordini sensa senso. In tutto in un contesto di guerra agli alieni che alla fine compare poco, anche se molto di più rispetto al film precedente, coi mostri che sembrano aver anche cambiato aspetto.
Il problema è che il tutto questa volta funziona poco e male. Sappiamo già che il monster movie sarà un inganno e la cosa non ci stupisce più. Si capisce già, in ogni episodio del film, dove si vuole arrivare e anche gli attori non offrono prestazioni convincenti. Insomma, qualche idea c'è, il messaggio anche (chi sono i veri mostri?), ma il film si trascina, senza troppo entusiasmo ed empatia, attraverso due ore che risultano anche eccessive, verso il drammatico finale.
Sam Keeley, che interpreta il novellino Michael, ci mette anche impegno, così come il veterano Noah Frater (Johnny Harris), ma entrambi i personaggi non stimolano più di tanto l'interesse, non ci si cala nei loro panni. Non è chiaro se ciò sia dovuto a una regia sbagliata o siano i due attori che avrebbero potuto fare qualcosa di più. Anche tutti gli altri personaggi di contorno alla fine non risaltano, perché troppo poco approfonditi. Ne è esempio il caso di Ara (Sofia Boutella), che poteva avere un ruolo fondamentale e, invece, viene relegata a poco più che comparsa. Stessa cosa per Frankie (l'attore Joe Dempsie), sul quale si poteva lavorare molto di più, anche per renderne ancora più drammatica la morte e, soprattutto, Shaun Williams (interpretato da Parker Sawyers), la cui scomparsa è del tutto indolore, dato che, già prima di morire, rimane sempre ai margini della trama. Nulla a che vedere con il primo episodio, dove non solo i due attori protagonisti Scoot McNairy e Whitney Able furono perfetti, ma anche gli altri personaggi, pur essendo solo comparse, resero tutti al massimo.
Solo il trailer non è venuto male, ma due minuti su due ore è un po' poco...

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