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venerdì 14 luglio 2017

Animali fantastici e dove trovarli

Partiamo subito con una premessa: non sono un fan di Harry Potter (anche perché ho 40 anni. Il primo libro uscì in Italia nel 1998, quando avevo 21 anni, un po' troppi per un romanzo per ragazzini...). Non ho mai letto nessun libro e non ho mai visto nessun film se non, casualmente, qualche scena. Anzi, ho scoperto che questo Animali fantastici ecc. è uno spin off di Herry Potter dopo averlo visto. Quindi sono uno spettatore senza pregiudizi.
Partiamo dalla trama riassunta, che tanto la conoscete già.
Nel 1926 Newt Scamander (Eddie Redmayne), un magizoologo, cioè un mago che si occupa di creature magiche, arriva a New York dall'Inghilterra con una valigia piena di... crature magiche bizzarre con l'obiettivo di liberare una di queste nel deserto dell'Arizona. Per chi non conosce il mondo di Harry Potter, va detto che siamo in un'ambientazione uguale al mondo reale nella quale, però esiste la magia, ma i maghi sono ben attenti e non farsi scoprire dal resto dell'umanità.

Newt si fa scappare uno Snaso, una specie di incrocio fra una talpa, un ornitorinco e un marsupiale che si diletta a rubare tutto ciò che luccica. Nel tentativo di riprenderlo incontrerà Tina (Katherine Waterston), una specie di poliziotto magico che si occupa... di magia, Queenie (Alison Sudol), la sua svampita sorella, maga anch'essa e in grado di leggere la mente e Jacob Kowalski (Dan Fogler), un uomo comune un po' obeso, operaio che vuole aprire una pasticceria. Fra improbabili inseguimenti di altri animali fuggiti dalla valigia, umani che vogliono uccidere i maghi, umani che non credono all'esistenza dei maghi, un Obscurus (la degenerazione di un bambino con poteri magici che per troppo tempo ha cercato di nascondere) che minaccia la città e agenti magici con fini oscuri, la storia si dipana con effetti speciali ottimi. Ma ormai è difficile trovare effetti meno che validi.
L'intera pellicola, seppur con molte scene avventurose e qualche momento cupo o vagamente truce, mantiene un tono sempre allegro che molto spesso si manifesta in vere e proprie gag comiche, sorrette dalle facce esilaranti di Dan Fogler (veramente bravo. Poi non so se riesca a interpretare personaggi diversi) e dallo strambo personaggio di Newt. Un plauso quindi a Eddie Redmayne che, in overacting, presta la faccia e il corpo a un Newt veramente singolare. L'avevo conosciuto in Black Death - Un viaggio all'inferno, film decisamente dai toni drammatici e completamente diversi, dove interpretava comunque in personaggio stralunato. Bravissimo e perfettamente nella parte (in entrambe le pellicole), ma temo che sia uno di quegli attori che tendono a traformare tutti i loro personaggi nel loro personaggio iconico. Brave anche Katherine Waterston e Alison Sudol, ma i loro personaggi finiscono per fare più da spalla agli altri due. Ottimi Ezra Miller e Colin Farrell sul cui ruolo, però, non si può dire nulla senza fare spoiler. Cameo finale di Johnny Depp, attore sempre magnetico che probabilmente vedremo nel sequel (sì, perché questo spin off è nato per avere diversi sequel...).
Animali fantastici e dove trovarli, che, lo confesso, non avrei mai visto se non avessi dovuto accompagnare mio figlio al cinema, è un film che si regge bene sulle sue gambe, rimanendo indipendente dalla saga di Harry Potter e rivelandosi una buona opera di intrattenimento. Anche se, forse, due ore e un quarto sono un po' troppe.
Diciamo che la trama di fondo si perde un po', sovrastata dalle scene avventurose, dalle gag e dagli effetti speciali, ma non è detto che la cosa sia negativa, anche perché l'obiettivo della Rowling, autrice del soggetto, della sceneggiatura e dei romanzi di Harry Potter e di David Yates, regista oltre che di questo film, anche degli ultimi quattro di Harry Potter e del nuovo The legend of Tarzan, non è certo indagare sull'animo umano, ma produrre un nuovo franchise.
Da vedere senza troppo impegno.

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