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sabato 30 dicembre 2017

Descendants

Sono le vacanze di Natale e si guardano i film per la famiglia. E così a casa mia, su scelta di mio figlio (8 anni) è arrivato questo Descendants, un musical (aaarrggghh, non li sopporto!!!) uscito nel 2015 su Disney Channel. Io mi prefiguravo una serata a guardarmi una pellicola di fantascienza o horror e, invece...
Vabbè, dai, andiamo alla trama.
Siamo nel mondo delle fiabe e Bella e la Bestia (proprio loro, quelli della fiaba), dopo essersi sposati, hanno riunificato tutti i regni delle fiabe, chiamandoli Stati Uniti di Auradon, dopo averli liberati dai cattivi, segregati nell'Isola degli Sperduti, separati dal resto del mondo da una barriera magica.
E' una puttanata?
Sì, ma non distraiamoci e andiamo avanti con la trama.
Dopo ventanni Ben (Mitchell Hope), il figlio sedicenne dei due sovrani, mentre sta per essere proclamato re (perché? I genitori mica sono morti. Ma che ne vogliamo sapere noi, negli Stati Uniti di Auradon i principi diventano re a sedici anni) emana il suo primo editto: ai discendenti di alcuni cattivi sarà concesso di uscire dalla prigione e frequentare la scuola di Auradon.
Chi sceglie Ben?
Mal (Dove Cameron), figlia di Malefica, quella della Bella addormentata nel bosco, Eivi (Sofia Carson) figlia della Regina Cattiva, quella di Biancaneve, Jay (Booboo Stewart), figlio di Jafar, quello di Aladdin e Carlos (Cameron Boyce), figlio di Crudelia De Mon, quella della Carica dei 101. I quattro ragazzi vorrebbero anche evitare, ma Malefica, la sovrana dell'Isola degli Sperduti, nonché la cattiva più potente, trama nell'ombra e li obbliga ad affrontare il viaggio, con l'obiettivo di recuperare la bacchetta magica della Fata Smemorina, con la quale Malefica potrà rompere la barriera magica e far uscire tutti i cattivi di prigione.
E così inizia l'incontro fra le due generazioni di ragazzi che non si sono mai conosciuti. I figli dei buoni, vissuti nella perfetta Auradon e i figli dei malvagi, cresciuti nella dura e spietata Isola degli Sperduti.
Ovviamente il recupero della bacchetta magica si rivelerà più complesso del previsto e Mal e soci dovranno escogitare più di un piano per riuscirci. Ma nel frattempo inizieranno ad integrarsi nel mondo di Auradon, facendo conoscenza coi buoni che tanto disprezzano e non mancheranno i primi innamoramenti, per la verità parte fondamentale della pellicola, dato che il film è destinato a un pubblico di ragazzini.
Non è facile commentare un film di questo tipo, ma nel farlo non bisogna cadere nella trappola di giudicarlo con gli occhi di un adulto.
Tutta la pellicola è una grossa scemenza. Senza dubbio. Ma mica è stato scritto per uno di quarant'anni! E' come se uno si lamentasse perché nei combattimenti di Mia and me non si vede sangue!
E allora provo a dimenticare per qualche minuto di avere quarant'anni (come se fosse possibile...) e ritorno con la testa all'infanzia (questo, invece, è possibile, eccome!).
Fatte le dovute premesse, Descendants risulta un film che, pur durando quasi due ore, regge, dall'inizio alla fine. La trama è semplice e banale, ma a una certa età non vogliamo che le storie ci stupiscano, anzi, vogliamo vedere/sentire proprio quello che ci aspettiamo. E così tutto quello che accade in Descendants me lo sono immaginato ben prima che accadesse, ma... proprio lì sta il suo segreto! E' esattamente quello che gli autori volevano.
La trama è quindi banale, ma solida e, nel suo contesto, credibile. Malgrado il tipo di pubblico potrebbe anche tollerarli, non ci sono buchi logici, l'ambientazione funziona, gli scenari per lo più ben fatti e anche la prova degli attori non è mica male. Attenzione, non dimentichiamo che dietro questo filmetto c'è pur sempre la Disney, non un branco di dilettanti. Tutti i ragazzi protagonisti della pellicola, malgrado l'età (hanno qualche anno in più dei personaggi che interpretano, ma sono pur sempre giovanissimi) sono tutti attori con già diversi lavori dietro le spalle, nonché cantanti e ballerini, quindi sanno tutti il fatto loro. La Disney, non a caso, già da alcuni anni sta lanciando le sue stelline, alcune delle quali hanno poi iniziato a brillare (più o meno...) di luce propria.
Anche il regista, Kenny Ortega, sa il fatto suo. Regista e coreografo attivo già da oltre 25 anni, seppur sempre in abito Disney. Anzi, è proprio uno specialista di questo tipo di film.
Diciamo lache verità: anche le canzoni, che temevo tanto, sono sopportabili e alcune persino ascoltabili.
Allora cosa concludere?
Descendants è e resta un filmetto senza tante pretese, banalotto al punto giusto, ma perfettamente guardabile come film per la famiglia, che sicuramente può piacere al pubblico per il quale è stato realizzato.
Non è che lo consiglio, ma se proprio sotto Natale vi trovate a vederlo, potrebbe non andare poi così male come si poteva temere.
Hanno fatto anche un sequel. Mio figlio mi oobbligherà a vedere pure quello...

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