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giovedì 17 gennaio 2019

Sunshine

Dopo tutte queste recensioni di pellicole appena uscite al cinema, questo blog non lo riconoscevo più e così ho pensato di recuperare lo spirito originario, andando a riprendere questo film del 2007 del sempre ottimo Danny Boyle.
Boyle, che dopo il clamoroso Trainspotting del 1996 aveva realizzato altre interessanti pellicole, fra le quali The Beach e 28 giorni dopo, lavorò per un anno al fianco di Alex Garland (scrittore del romanzo da cui fu tratto The Beach, sceneggiatore di 28 giorni dopo insieme a Boyle e in seguito regista di Ex Machina) alla scrittura di questo film.
Un po' di trama, senza spoiler.
Siamo nel 2057 e il Sole si sta spegnendo. Cioè, è ancora caldissimo, ma i suoi raggi sono più deboli e non sono più sufficienti per scaldare la Terra, che quindi si sta raffreddando pericolosamente, mettendo a rischio la sopravvivenza della specie umana.
Viene quindi inviata nello spazio un'astronave, la Icarus, con lo scopo di avvicinarsi al sole e sganciare una superbomba che dovrebbe riattivarlo. Superato il punto oltre il quale le perturbazioni prodotte dal Sole impediscono le comunicazioni con la Terra, della Icarus non si è più saputo nulla, se non che la missione non ha avuto successo.
Dopo sette anni, che dalla Terra al Sole non è che ci si va in 5 minuti, viene quindi inviata una seconda astronave, la Icarus II, con un equipaggio formato da tre astronauti e cinque scienziati di tutto il mondo (più che altro americani e cinesi, mentre l'equipaggio della Icarus I era più eterogeneo), con a bordo una supermegabomba costruita con tutte le ultime risorse fissili del pianeta.
Un po' le difficoltà e le incertezze della missione, un po' l'alienante vita nello spazio, un po' la strana influenza data dalla vicinanza al sole, una palla di energia che affascina, ma non può essere guardata se non si vuole rischiare di bruciare, un po' l'improvviso contatto con la misteriosa Icarus I renderanno il viaggio qualcosa di infernale.
Basta, andiamo col trailer.



Ancora una volta il poliedrico Boyle non sbaglia il colpo e la prima esperienza con la fantascienza spaziale si rivela riuscitissima ed efficace, in questo strano film in cui ciò che inquieta non sono le vuote immensità dello spazio o i bui anfratti della nave, ma la luce potentissima, affascinante, ma perversa del vicinissimo Sole. In questa straniante e insolita atmosfera si muovono i personaggi della pellicola, accompagnati da una colonna sonora disturbante e sapientemente ripresi da Boyle.
Il regista inglese deve essersi affezionato al bravo Cillian Murphy, col quale aveva già lavorato al magnifico 28 giorni dopo, tanto da dedicargli il ruolo di protagonista anche in quest'opera. Al suo fianco un certo Chris Evans, al tempo già protagonista della prima pellicola sui Fantastici Quattro, ma ancora lontano dal successo che inizierà ad avere a partire da quattro anni dopo, quando inizierà a vestire i panni di Capitan America. Credo che Evans sia un bravo attore, peccato che recentemente si sia un po' troppo fossilizzato sui film Marvel. Certo, pecunia non olet, ma credo possa fare qualcosa di più. Fra i protagonisti anche Mary Rose Byrne che, curiosamente, nello stesso anno, il 2007, reciterà anche il 28 settimane dopo, sequel del 28 giorni dopo di Boyle del 2002.
Altra curiosità di Sunshine è che, malgrado gli attori non siano molti, parecchi di questi avevano recitato e avrebbero recitato successivamente in pellicole dedicate a supereroi (Murphy nei Batman di Nolan, Evans nei Fantastici Quattro e nei vari film degli Avengers, Byrne nei nuovi X-Men, Yeoh nei Guardiani della Galassia vol 2, Sanada in Wolverine l'immortale e poi lo vedremo in Avengers: Endgame, Wong in Doctor Strange e Avengers: Infinity War, Strong in Lanterna Verde! Per favore qualcuno scritturi Garity per un film di supereroi!).
Sunshine è un film che si ispira senza nasconderlo a Solaris, ma forse anche a 2001 Odissea nello spazio, e lo fa senza sfigurare per niente, sbroccando forse solo un po' nel finale.
Si tratta di un film in cui è impossibile non empatizzare con questi personaggio, protagonisti di una triste storia in cui sanno di non poter fallire, perché se falliscono l'umanità è destinata a scomparire e subiscono questa situazione dinanzi all'impotenza nei confronti degli eventi. Sono piccoli e deboli esseri umani davanti al Sole, una potenza dell'universo, tanto da essere considerato una divinità da parte degli uomini primitivi. Sono solo esseri umani che pertanto possono sbagliare, in ciò che fanno, nelle decisioni che prendono, ma non possono farlo, non se lo possono permettere. Non possono dedicare nulla a loro stessi, perché davanti a ogni cosa sta la salvezza del genere umano. Al riguardo Boyle gestisce splendidamente la possibile relazione fra Robert Capa (Cillian Murphy) e Cassie (Rose Byrne), relazione che per parte del film è nell'aria, ma che non vediamo mai e di fatto mai si avvera, perché non è per quello che i sette prescelti sono sulla Icarus II.
Sunshine è un ottimo film che consiglio a chi ama la fantascienza.

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