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mercoledì 21 aprile 2021

Love and monsters


Love and monsters, del regista sudafricano sconosciuto in Italia Michael Matthews, è stata una delle vittime della pandemia. La pellicola, che era stata girata nel 2019, quando ancora non si sapeva cosa fosse il SARS-CoV-2, doveva uscire nei cinema nel 2020, poi è stata più volte rimandata fino a diventare un film on demand negli Stati Uniti e nel resto del mondo è stato inserito nella piattaforma Netflix, facendo un po' la fine di molti film recenti.
Andiamo con la trama, stando molto cauti, perché questa volta si tratta di una pellicola appena uscita.
L'antefatto ci viene spiegato da Joel (Dylan O'Brien) già nei primi minuti. Un asteroide stava per colpire il nostro pianeta e tutte le nazioni si sono organizzate per polverizzarlo con una serie di missili.
L'obiettivo è completamente riuscito, peccato che i brandelli dell'asteroide e dei missili siano ricaduti sul pianeta, modificando geneticamente molti artropodi (insetti, ragni, millepiedi, crostacei, ecc.), gasteropodi e altri animali, trasformandoli in mostri giganteschi che hanno quasi spazzato via il genere umano. Sette anni dopo, in un pianeta distrutto, dominato dalla natura e da queste creature mostruose, i pochissimi sopravvissuti vivono in bunker sotterranei e altre colonie simili.
Protagonista dell'intera pellicola è Joel, il quale, durante l'invasione si trovava, diciassettenne, con la sua fidanzata Aimee (Jessica Henwick) e ora, sette anni dopo, avendo scoperto che è finita in una colonia a circa 150 km di distanza, la vuole raggiungere. Peccato che Joel sia un imbranato fifone, che non è più risalito sulla superficie del pianeta da anni.
Direi che non ho fatto spoiler.
Chiariamolo subito, in modo da non lasciare dubbi. La premesse sono una sonora cagata, la cosa non è minimamente in discussione e il film non ci prova nemmeno. Anzi, il film non ci prova nemmeno a spiegare esattamente cosa sia successo, lasciando tutto al racconto iniziale e un po' stralunato di Joel. Ma questa è un pellicola che vira pesantemente sulla commedia e non si pone troppi problemi, affidandosi completamente a quella faccia da schiaffi di Dylan O'Brien, che continua a fare il ragazzino (nei flashback ha 17 anni e nel resto della pellicola ne ha 24), anche se ormai è diventato un trentenne. Con quella faccia continuerà probabilmente ancora per molto a fare il ragazzino, ma chissà per quanto sarà ancora credibile. Ma per ora funziona bene.
Insomma, dicevo, la pellicola vira tranquillamente verso la commedia, perché non è che puoi riempire lo schermo di insetti (o altre creature simili) giganti e essere serio e il resto è puro Dylan O'Brien. Quello un po' sfigato di Teen Wolf (qui ha persino un fuoristrada, anche se di un altro colore) e solo strada facendo diventerà più simile (solo un po') al tosto Thomas di Maze Runner. In ogni caso lo vediamo correre e scappare per mezza pellicola, come ci si può aspettare quando si legge il suo nome fra il cast. Si badi bene, non vuole essere una critica, anzi. Lo trovo sempre piuttosto divertente e in genere si tratta di un attore che riesce perfettamente a essere in parte, per cui diciamo che se la pellicola funziona è proprio perché è Dylan O'Brien a funzionare.
Ma la pellicola funziona veramente?
Il film è leggero, salvo qualche virata un po' più seriosa e qualche risvolto drammatico e complessivamente il tono è divertente. Certo, molte scene sono piuttosto telefonate e molto spesso accade proprio quello che ci si aspetta che possa accadere, non diverso di una virgola, ma forse è proprio quello che deve fare un film di questo tipo. Pure l'azione non manca (diciamo le vicende movimentate), anche se, a essere sinceri, molte di queste scene si sono già in parte viste nel trailer.
Forse la pellicola soffre per qualche momento di troppo eccessivamente rallentato che induce allo sbadiglio e che tutto sommato non la rende proprio memorabile.
Escluso Joel, protagonista assoluto della pellicola, gli altri personaggi hanno tutti un ruolo minore. A partire dalla fidanzata Aimee, protagonista solamente alla fine e agli altri comprimari. Di questi spiccano la coppia formata da Clyde (Michael Rooker) e Minnow (Ariana Greenblatt), un adulto e una bambina perfettamente in grado di vivere in superficie e di affrontare le creature mutate, i quali, per un breve tragitto e per una limitata parte del film accompagnano Joel. Sarebbe anche stato bello vederli più a lungo, per quanto entrambi siano eccessivamente stereotipati.
Nel complesso la struttura di Love and monsters sembra quasi costruita più per una serie tv che per un lungometraggio, ma evidentemente i produttori avevano idee diverse. In rete circolano informazioni in merito a un possibile sequel.
Insomma, film leggero, ma perfettamente guardabile.

4 commenti:

  1. Non son ancora riuscito ad andare oltre la separazione , almeno presumo, la scena dove lui regala il rossetto a Minnow..e li saluta , con i due.
    L’ho trovato noiosissimo 😢..troverò il coraggio di continuare?
    Mah..da quello che scrivi..non mi sembri molto entusiasta nemmeno te.
    Guardabile non è mai un buon incoraggiamento 😂
    Ciao

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  2. Guardabile significa che ho visto di peggio 😅
    È un po' troppo fiacco per i miei gusti. Per lo più è un film per ragazzini, infatti a mio figlio è piaciuto. Ma anche lui dice di aver visto di meglio 😜

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  3. Io con la mia non c’ho nemmeno provato.
    Però proverò..in effetti è un film per ragazzini.
    E la verità è che son un po’ curioso pure io di sapere come finisci.
    Ti dirò che mi aspettavo qualcosa alla Jumanji (2017-2019) ...da questo film , per farti capire.
    Ciao a presto

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    1. Confermo, è una pellicola per ragazzini. E non una delle migliori!

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