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mercoledì 11 gennaio 2017

Maree di mezzanotte

Eccoci finalmente al romanzo che ci conduce alla “metà” della lunga saga del Libro Malazan dei Caduti di Steven Erikson, Maree di Mezzanotte. Romanzo che, come sempre quando si ha a che fare con Erikson, ci stupisce. Dopo 4 romanzi pubblicati abbiamo due macrolinee narrative che si svolgono su due continenti diversi e se dopo la Casa delle Catene ci aspettiamo di tornare su Genabackis per riprendere le vicende di Anomander Rake, Paran e i restanti Arsori di Ponti sopravvissuti, Kruppe, Gruntle, ecc., lo scrittore canadese ci spiazza con un nuovo continente, una nuova macrolinea narrativa e decine e decine di nuovi personaggi. Per di più Maree di Mezzanotte si svolge prima dei romanzi letti fino ad ora.
Ma andiamo a un breve riassunto della trama. Il continente è quello di Lether che si trova sostanzialente dalla parte opporta del pianeta in cui si svolgono le vicende della saga lette fino ad ora. La maggior parte degli eventi di questo romanzo riguardano l’Impero, umano, di Lether e le tribù dei Tiste Edur, razza molto simile a quella dei Tiste Andii conosciuta nei romanzi precedenti, ma, a differenza di questa, legata all’ombra anziché all’oscurità. L’unico personaggio noto che troviamo in questo romanzo è il Tiste Edur Trull Sengar, che avevamo conosciuto nella Casa delle Catene. In effetti la Casa delle Catene termina con Trull che inizia a raccontare la sua storia al T’lan Imass Onrack e quindi Maree di Mezzanotte potrebbe essere visto come il racconto di Trull, anche se solo una piccola parte del romanzo è dal suo punto di vista.

L’Impero di Lether è uno stato che molto assomiglia ai nostri stati reali. E’ un impero in cui tutto è dominato dall’economia, un’economia fredda e spietata che tende a fagocitare e ditruggere tutto. Tanto è vero che una delle classi sociali dell’impero, una delle più umili e sfortunate, è quella degli Indebitati, ossia individui che per un qualche motivo hanno contratto debiti che poi non sono più riusciti a saldare in tempo e che, per il funzionamento sociale del mondo in cui vivono, non riusciranno mai più a saldare. Ma l’Impero di Lether è anche un impero fatto di corporazioni e lotte per il potere. Ed è anche un impero che ha conquistato i popoli vicini, assogettandoli alle proprie regole economiche.
I pochi che stanno sopravvivendo all’Impero di Lether sono i Tiste Edur, una popolazione antica, suddivisa in tribù, che fonda la propria società su valori come l’onore e il rispetto. I Tister Edur, tuttavia, sono minacciati dal vorace Impero Lether e, se vogliono sopravvivere, sono costretti a riunirsi per affrontare la minaccia esterna. Questa è l’occasione per Hannan Mosag, uno dei capi tribù, per diventare il capo supremo di tutti i Tiste Edur.
Come sempre ciò che avviene nel presente narrato da Erikson è inscindibilmente legato agli eventi del passato e alle trame delle divinità. Il popolo dei Tiste Edur, infatti, è un popolo che porta in dote un passato doloroso. Ciò che si viene a scoprire all’interno di Maree di Mezzanotte è che i Tiste Edur lasciarono la terra dei Tiste, guidati da Scabandari Occhiodisangue (un Soletaken Eleint) e in compagnia di un gruppo di Tiste Andii guidati da Silchas Ruin, fratello di Anomander Rake. Tiste Edur e Tiste Andii furono a lungo alleati durante la conquista del continente di Lether, contro i mostruosi K’Chain Che’Malle, fino a quando Scabandari tradì Silchas Ruin, pugnalandolo alla schiena e imprigionandolo in un’Azath e gli Edur perseguitarono gli ex-alleati Andii. Inoltre l’antico Canale dei Tiste Edur, il Kuradl Emurlahn, è da tempo spezzato, difficilmente accessibile e sparso in tutto il mondo.
Hannan Mosag, per riunire tutte le tribù Edur sotto il suo controllo, non sta semplicemente utilizzando il potere del Kurald Emurlahn, ma ha stretto un patto con il Dio Storpio, che gli ha fornito a lui e a tutti i suoi maghi immensi poteri. La guerra di conquista dell’Impero di Lether nei confronti dei Tiste Edur si trasformerà, quindi, nel suo esatto contrario, con gli Edur che diventeranno una minaccia per l’impero. Non senza complicazioni. Hannan Mosag incaricherà i tre fratelli Sengar, Fear, Trull e Rhulad, di recuperare una spada forgiata dal Dio Storpio. Ma gli eventi vorranno che sia Rhulad a diventare il possessore della spada del Dio Storpio, non Hannan Mosag. E qui mi fermo, perché il rischio spoiler diventa troppo.
Maree di Mezzanotte è anche un romanzo ricco di personaggi dal peso notevole. E’, infatti, in questo romanzo che conosciamo Tehol, una sorta di genio pazzo, surreale ed esilarante, che vuole distruggere l’Impero di Lether utilizzando ciò su cui l’impero stesso di basa, l’economia. Conosciamo anche il suo servitore Bugg (che si rivelerà essere…) e i due ci offriranno alcuni dei dialoghi più incredibili e geniali dell’intera saga. Conosciamo anche la drammatica storia dei tre fratelli Sengar, che si concluderà nei romanzi seguenti, l’assurdo Ublala Pung, l’incredibile spadaccino Brys Beddict, l’affascinante morta vivente Shurq Elalle, lo spocchioso Errante, il Dio Antico, Signore delle Mattonelle che, nella forma di magia primordiale presente nel continente di Lether, corrisponde al Signore del Mazzo e tanti altri.
Ma Maree di Mezzanotte è un romanzo che affronta la narrazione attraverso strane vie. Così, quando ci aspettiamo una descrizione della guerra fra Impero di Lether e le tribù di Tiste Edur, ci spiazza, saltando in avanti nel tempo, raccontandoci solamente l’epilogo ritenuto da Erikson più interessante e, cioè, cosa accadrà quando gli Edur entreranno nella capitale.
Si tratta nel complesso di un romanzo insolito, che riesce ad allargare ulteriormente i confini di un mondo già immenso e che, questo si può capire solo leggendo i restanti romanzi, introduce i primi elementi che porteranno alla conclusione della saga.


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