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lunedì 13 marzo 2017

Sopravvissuti (Z for Zachariah)

In questo blog non è la prima volta che descrivo un film post apocalittico, è un tema che mi attira sempre.
Partiamo dal plot, che in sé è anche semplice.
Sei John Loomis (Chiwetel Ejifor), un uomo americano maturo e di colore, ricercatore scientifico e vivi in un mondo che è andato nella merda totale. Un'apocalisse nucleare (della quale non si descrive nulla, solo poche immagini iniziali di una città abbandonata) ha devastato l'intero pianeta, sterminando la razza umana. Sei, in sostanza, l'ultimo uomo sulla Terra e tiri a campare vagando con una tuta antiradiazioni e un carretto che è la tua casa.
Arrivi in una valle incontaminata (e qui qualche dubbio scientifico inizia a farsi strada)...
nella quale vive Anne Burden, l'ultima donna sulla Terra (Margot Robbie) che, per chi non se la ricorda, è questa:
Vabbè, quello è un altro film. Oppure è questa
No, anche questo è un altro film (Questione di tempo, guardatelo).
Qui l'hanno un po' imbruttita, diciamo che è questa, ma va bene ugualmente:
Guarda caso decidi di stabilirti lì...
Ora, Margot Robbie probabilmente, in condizioni normali, non ti guarderebbe nemmeno se ti sbattesse contro, ma in questo improbabile eden alla fine del mondo ci siete solo voi due. E all'improvviso ti sembra che la vita non sia poi così male.
Diciamo che ti piace la fantascienza e sai benissimo che i sopravissuti nelle storie post apocalittiche non se la passano tanto bene (tipo The road o The divide e mettiamoci pure Extinction - Sopravvissuti che, vabbè, è uno zombie movie anomalo, ma il tema è sempre quello dei sopravvissuti, lo dice anche il titolo...) quindi non è il caso di lamentarsi.
Ti permetti anche di fare il difficile, ma poi scopri che non sei proprio l'ultimo uomo sulla terra. Diciamo il penultimo, perché ne sbuca fuori un altro, un minatore di nome Caleb, che pure è anche giovane e figo (Chris Pine) e così la vita ricomincia a sembrare una merda. E la trama percorre tranquillamente e senza particolari scossoni su un binario prestabilito. Diciamo che da quando arriva Caleb sappiamo già cosa accadrà. E in effetti accade.
A dir la verità il film parte seguendo Anne, non John, che entra in scena non prima di mezz'ora, ma, essendo io un uomo, ho vissuto la trama dal suo punto di vista.
Ma alla fine è un buon film?
Ni.
Gli spunti sono tanti e la trama, tutto sommato piuttosto pacata, avrebbe anche il suo perché. Il problema è che sembra che il regista, Craig Zobel, tutte le volte che ha l'opportunità di spingere sull'acceleratore, finisca, volutamente o per sbaglio, per pigiare il freno.
Partiamo proprio dalla fantascienza. Va bene, qui è solo un espediente per creare un contesto di un certo tipo. Però si poteva fare qualcosa di più. Non sappiamo nulla del perché il pianeta sia stato distrutto, praticamente tutto, da esplosioni nucleari. E questo ci potrebbe anche stare, anche se, magari, qualcosa in più del resto del mondo non dico che ce la dovevano spiegare, ma almeno far vedere. Siamo in un film post apocalittico, ma a parte un breve inizio, praticamente vediamo solo una casa in campagna e una valle lussureggiante! L'unica giustificazione che concedo al regista è che il budget a disposizione era talmente risicato che forse fare di più era impossibile. Ma poi, come è possibile che le radiazioni non arrivino in quella valle? Non c'è mai vento? Non piove mai? A un certo punto John, che è uno scienziato, prova anche a chiederselo. E prova anche a dare una spiegazione ad Anne, una supercazzola sul fatto che le montagne dovrebbero proteggere la valle dai venti...
Poi ci sono i personaggi. I tre attori sono tutti molto bravi e probabilmente è proprio grazie a loro che il film funziona, ma un minimo di approfondimento non avrebbe fatto male. Da dove vengono? Che storie hanno alle spalle? Hanno perso qualcuno? Come? Anne trova, nel trabiccolo di John, una foto che lo ritrae con una donna di colore come lui. Istintivamente gli chiede se sia sua moglie, ma lui dice semplicemente che è una donna che conosceva e il discorso finisce lì. E Caleb? A parte una breve e poco credibile (ma è voluto che lo sia) storia che racconta, non si sa nulla. Anne si è salvata perché vive in quella valle, ma ci fa sapere che il fratello, un ragazzino, sopravvissuto come lei, poi ha deciso di andarsene e probabilmente è morto. E i genitori? E gli altri abitanti della valle?
Ci sarebbe anche la tensione erotica fra i personaggi, prima Anne e John, poi la complicazione portata dall'arrivo di Caleb. Ma anche qui tutto si riduce a sguardi fra i personaggi, senza approfondiere più di tanto. Anne e John sono attratti l'un l'altra. Poi arriva Caleb e la reciproca attrazione fra lui e Anne diventa molto più intensa. Ma il tutto resta accennato. Certo, va bene, ma anche qui sembra che il regista si fermi. Non che mi sarei aspettato chissà cosa, ma se il fulcro del film doveva essere il triangolo fra i tre personaggi, si poteva spingere un po' di più.
Non ultima la religione. Anne, figlia di un pastore, è profondamente religiosa, mentre John è uno scienziato ateo. La questione viene toccata, ma quando ci si sarebbe potuti aspettare uno scontro e quindi molti spunti di riflessione per gli spettatori, ecco che il piede di Zobel cade nuovamente sul freno. Ancora una volta sembra che il regista abbia il timore di approfondire.
C'è anche un errore o, se vogliamo, una leggerezza, che finisce per compromettere il senso di molte scene.
Questo è un piccolo SPOILER, ma, a differenza di quello che accade normalmente con gli spoiler, in questo caso consiglio di continuare la lettura anche se non si è ancora visto il film, proprio perché, a casusa dell'errore, alcuni episodi cardine della pellicola non risultano del tutto chiari.
Anne è un po' strana, spesso ha comportamenti ingenui e infantili, in molte situazioni. Caleb fa notare a John che secondo lui dimostra più anni di quelli che probabilmente ha e John conferma le sue impressioni, frase che buttata lì ha poco significato. E quando John ha l'occasione di avere un rapporto sessuale con lei, ha delle remore, preferendo aspettare, facendo un discorso non del tutto chiaro che lascia perplesso lo spettatore (ricordiamoci che Anne è quella delle foto! In realtà è quella della terza, ma io pensavo alla prima o alla seconda).
Per forza! Nell'omonimo romanzo di Robert C. O'Brien da cui il film è tratto Anne ha 16 anni! Sarebbe stato un ulteriore spunto, che come al solito Zobel dice e non dice. E poi sceglie un'attrice che, non solo quando è stata girata la pellicola (2015) aveva 25 anni, ma, per quanto brava non rende nei panni di una sedicenne. Cioè, cerca di farci capire che Anne è una ragazzina, ma non ce lo dice con certezza e il suo aspetto ci inganna (forse è sempre colpa di come io ricordo Margot Robbie prima di questo film...)
E allora, quando le idee buone ci sono, ma non vengono adeguatamente sfruttate, la delusione è ancora più grande.
Ho visto di peggio, ma si poteva fare di meglio.
Il finale, anch'esso delicato, è l'ennesima occasione in cui il regista dice e non dice. Però in questo caso la situazione è azzeccata e il film lascia, volutamente, un senso di vuoto.

30 commenti:

  1. Risposte
    1. Ma guarda, finalmente il post più letto in assoluto del blog viene anche commentato!
      ATTENZIONE! Malgrado questo sia un film che ha già qualche anno, sto per scrivere uno SPOILER.
      È chiaramente una mia interpretazione, ma non ho dubbi sul fatto che John abbia ucciso Caleb. E il finale (che è la parte del film che ho preferito) con Anne che inconsapevolmente fa cadere quel bicchiere direi che lo conferma.
      Io non ho creduto minimamente alla balla che Caleb se ne sia andato

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    2. Caleb è nome biblico. Fu inviato da mosè e fu l'unico assieme a giosuè ad entrare nella terra promessa.
      Ucciso?
      Il nome suggerisce davvero che si muova verso sud a cercare la civiltà sopravvissuta.
      Caleb è nome molto usato fra I protestanti e qs spiega il passo dove dice che suo padre era un pastore. Ciao.

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    3. Questa è un'interpretazione interessante. Ed è anche vero che John ha una prima occasione di uccidere Caleb (anzi, Caleb sta per cadere da solo, ma poi John istintivamente lo salva). Ma io credo che ci ripensi.
      Caleb non mi sembrava poi così interessato ad andarsene. E poi c'è quella scena del bicchiere.
      Comunque è solo un mio pensiero.
      Mi piacerebbe sapere come termina il romanzo, che non ho mai letto

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    4. E' vero che c'e' la scena del bicchiere che cade.... ma non si rompe. Io non escluderei che si venga portati a credere che lo abbia lasciato cadere ma che in realta' non sia successo. E poi come avrebbe fatto sparire il corpo? L'acqua e' contaminata e la tuta anti radiazioni ce l'ha Caleb.

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    5. Il film si ferma con quella scena, non ci è dato sapere altro. Magari l'acqua ha spostato da sola il corpo. Sicuramente ora Anne a John non hanno più la tuta antiradiazioni

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  2. il film ripercorre un vecchio film credo del 59 (la fine del mondo) stessi particolari , 1 donna 2 uomini ,arrivati uno dopo l'altro.... consiglio di vedere anche quel film. comunque 2 galli nello stesso pollaio non ci stanno.....

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    1. Quale film? Riesci a ricordarti il titolo?
      Comunque sì, al di là dell'ambientazione, la trama di fondo, con qualche complicazione, alla fine è quella.
      E infatti uno dei problemi del film è proprio che accade esattamente quello che ci aspetta che accada. Senza variare di una virgola da quel tipo di sviluppo della trama

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    2. mi imbatto oggi nella lettura di questo blog per la prima volta, essendo interessato alla trame del film che appunto, come tanti altri delude un pochino come da credo compiuta vostra analisi. In relazione a questa indicazione, ho trovato credo il link del film del 1959, che però finisce chiaramente diversamente: i due uomini, superata la decisione di sfidarsi a duello, uno decide per l'altro di “ricominciare” con la sopravvissuta e lui starà lontano continuando la sua opera di ricerca di altri sopravvissuti https://www.youtube.com/watch?v=jprNVF36E_Q – questa infine la scheda di wiki, abbastanza esaustiva https://it.wikipedia.org/wiki/La_fine_del_mondo_(film_1959)

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    3. Scusami, il tuo messaggio mi era scappato.
      E' evidente come i due film abbiano una trama molto simile, malgrado anche nelle pagine di Wikipedia sia scritto che Z for Zachariah del 2015, sia l'adattamento di un romanzo di O'Brien del 1974, mentre La fine del mondo del 1959 sia ispirato a un romanzo di Shiel del 1901 e a un racconto di Reyher.
      Magari O'Briean per il suo romanzo si ispirò a opere precedenti.

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    1. Ma no, dai. Io non sono stato tenero, ma cagata colossale no. La trama ha in suo perché e gli attori sono stati tutti ottimi. Certo, è un film prodotto con fondi risicati e si vede, ma va detto che il regista ha fatto del sio meglio con quello che aveva

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    2. Il film ha un richiamo ad un passo della bibbia. La spiegazione è lì. È un riferimento religioso; per questo la chiesa ed altri spunti, sono presenti nel film. Nel post iniziale, si dice che Anne e Caleb non fanno nulla, invece fanno sesso. Mi sembra che guardiate i film in maniera troppo superficiale.

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    3. Non ho scritto che Caleb e Anne non fanno sesso. Significherebbe che non ho visto il film. Intendevo che il regista, come per ogni cosa che ha messo in scena, sembra che abbia voluto limitarsi, probabilmenteper scelta stilostica. E secondo me lo ha fatto anche per quanto riguarda la tensione erotica fra i personaggi, al netto del fatto che Caleb e Anne abbiano fatto sesso, elemento peraltro centrale della trama

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  4. Comunque dei genitori di lei ne parlano. Vivevano tutti lì. I genitori poi vanno in cerca di altri sopravvissuti e il fratello dopo un po' che non tornavano decide di andarli a cercare.

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    1. Sì, è vero, non è che non ne parlano. Ma mi sembra che la cosa sia buttata un po' lì senz'approfondimenti come se fosse unicamente funzionale a far trovare Anne come unico abitante di quella valle.
      Suppongo che sia Anne, sia la sua famiglia, sia gli altri abitanti della valle (pare non ci abitassero solo loro) siano sopravvissuti tutti. Poi a un certo punto se ne sono andati TUTTI a cercare sopravvissuti all'esterno lasciando lì solo due ragazzini?

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  5. secondo me Caleb e' stato ucciso, da quando lo vide a Jhon non e' piaciuto, ricordo la frase che disse ad Anne "voi bianchi state sempre insieme" e quella frase esprime un evidente razzismo " voi bianchi".... Prima distrugge la chiesa di Anne non sopportando la sua fede (alberi ce n'erano abbastanza da costruire mille ruote" ma dice che per fare il mulino l'unica scelta possibile era distruggere la chiesa di Anne e poi uccide anche il ragazzo col quale lei aveva fatto sesso. Sarebbe stato meglio se moriva quando nuotava nell'acqua contaminata, a lavorare la terra era sempre lei, lui aveva un carattere dominante e la voleva tutta per se.

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    1. Oddio, io il razzismo da parte di John proprio non l'ho visto. Credo che quella frase fosse più dettata dalla gelosia che dal razzismo

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  6. È un film che installa nel cuore e nella mente un senso di vuoto come se qualsiasi cosa fatta dagli attori dovesse essere senza pathos, senza sentimento ma fatta in quel modo perché già determinata.
    È un film che statuisce ,sembra più una pièce teatrale malgrado l' ambiente esterno. È un film da leggere più negli occhi dei protagonisti che nelle azioni compiute.

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    1. Ottime considerazioni. Il senso di vuoto viene trasmesso per tutta la pellicola

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  7. Raramente non finisco un film, il genere è quello che mi piace, gli attori sono bravi e alla fine non è un capolavoro ma si vede alla grande ma c'è un però, che mi ha fatto desistere dal continuare a guardarlo:
    lei fino a prova contraria unica donna al mondo, almeno di quella zona, fra le altre cose un gran bel pezzo di...
    lui, non un adone, che oltretutto prima si fa salvare la vita e poi rischia di linciarla perché ubriaco.
    Ma non è tutto, si permette pure di rifiutarla mentre lei l'avrebbe steso sul letto senza tanti problemi...ecco, l'ho interrotto perché assolutamente irreale, assurdo e patetico.
    Se il regista voleva uscire dai canoni soliti e scontati ha veramente esagerato...
    Caleb ha fatto benissimo, c'ho goduto pure io

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    1. Io credo che la sceneggiatura volesse toccare alcuni temi che riguardano quei comportamenti quasi inspiegabili. E forse avrebbe avuto anche un senso. Ma il prodotto finale non rende. Forse se il regista voleva dire certe cose doveva essere più esplicito.
      E sì, l'attrice scelta non aiuta certo a comprendere i comportamenti di John

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    2. Penso che la riluttanza di John sia dovuta, come accennato prima, all'età di Anne. Se effettivamente 16enne come si indiceva prima, John, per quanto la desideri, le dice che hanno bisogno di tempo. In un mondo allo sfacelo, da uomo di scienza, e con le sue debolezze (quando si ubriaca), non si lascia andare agli istinti più bassi.. lui é una sorta di Prometeo zoppicante ed umano. Anne ha rischiato di morire di fame, dissoda i terreni a mano e non ha l'elettricità.. John, da uomo di scienza porta la tuta anti radiazioni, il modo (semplice) di rifornire il trattore e il modo di avere la corrente. La scienza deve immolare il simbolo della religione, la chiesa..nel finale conciliante l'uomo di scienza, si inginocchia, non in una chiesa, e quindi ad un simbolo, ma alla musica sacra e quindi, per me alla spiritualità per poter stare vicino ad Anne.

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    3. Condivido l'analisi. Il problema che segnalavo nella recensione è che il fatto che Anne abbia 16 nel film non si capisce affatto. È un'informazione che ho trovato tramite altre fonti. Il fatto che abbia 16 anni spiega il comportamento di John, ma durante la visione della pellicola questo non si poteva capire (a parte una frase estemporanea che dicono i due uomini fra di loro)

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  8. Forse è sfuggito un particolare , e dovrei rivedermelo anche io, e cioe nel momento in cui i due uomini si guardano negli occhi, prima che la scena venga tagliata si vede il braccio di john che tira la fune e poi il taglio della scena, quindi caleb non muore, ma parte con la tuta . John seduto davanti ad Ann che suona comprende che non potrà avere il cuore di lei perché lei ha compreso che non potrà amare john

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    1. In realtà questo è proprio il dubbio di questo finale aperto. Zobel come al solito dice e non dice ed entrambi le soluzioni sono possibili. John salva Caleb, ma Caleb comunque se ne va. Oppure John lo lascia cadere e racconta la balla. John tira la fune, ma poi si guardano negli occhi e a quel punto la scena viene tagliata. C'è un sorriso beffardo di Caleb e il viso combattuto di John. Non sappiamo quale sia la scelta finale di John.
      C'è però quella scena del bicchiere...

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  9. Ho appena visto il film e letto l'articolo. In effetti non si capiva proprio che la protagonista fosse una 16enne... Però così effettivamente alcune cose hanno senso. Sinceramente credo che Caleb sua morto, perché in una scena dice che la valle non è così male e che forse a Hanson (o come si chiama la città che cerca) forse sono tutti morti davvero.

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    1. Già, l'errore sull'età della protagonista è forse il più grave. Anche perché, come scrivi tu, solo sapendolo molte cose acquisiscono un senso compiuto.
      Se leggi i commenti precedenti, sulla questione della morte di Caleb le interpretazioni sono piuttosto varie

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  10. Ragazzi se volte date un occhiata a questo link che ci lascia 2 tipi di conclusioni. Anche se il Finale è quello che ci lascia intendere il regista
    https://www.cinematographe.it/rubriche-cinema/focus/sopravvissuti-film-spiegazione-finale/

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  11. Il film è piaciuto tanto e il finale basta a non renderlo banale. Se Caleb fosse rimasto lo immaginate? A me Caleb non ha dato una buona impressione, é andato con una ragazzina, e non credo avesse dei sentimenti per lei. Anche in lei non vedo dei veri sentimenti in quanto cercava solamente un rapporto prima con jonh e poi con Caleb, e secondo me data la giovane età mi pare del tutto normale. Ho ammirato jonh che non ha approfittato di lei, che nonostante fosse ateo non ha voluto distruggere la chiesa. Non credo che abbia ucciso Caleb. Questa la mia opinione

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