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giovedì 30 dicembre 2021

I, Frankenstein


Il personaggio di Frankenstein, anzi, ormai sarebbe corretto dire il mito di Frankenstein, è uno dei più presenti nelle cinematografia horror. Credo che le trasposizioni siano circa una settantina o forse anche di più. Certo che se i coniugi Shelley, Lord Byron e John Polidori non avessero organizzato il famoso soggiorno a Villa Diodati nel giugno del 1816, oggi la letteratura e il cinema horror sarebbero molto più poveri. In quell'occasione, in seguito a una sfida lanciata da Lord Byron, Polidori scrisse Il vampiro, racconto che fece partire un filone della letteratura attivo ancora oggi e Mary Shelley inventò la creatura delle creature.

Questa volta a dare le sembianze al "figlio" di Victor Frankenstein è Aaron Eckhart, che quindi si affianca ad alcuni miti del cinema di ogni epoca come Boris Karloff, Bela Lugosi e Christopher Lee o anche al Robert De Niro che ha interpretato la creatura in una delle versioni cinematografiche più recenti e più fedeli al romanzo iniziale.

Detto questo, questa volta la pellicola si sofferma su quello che è successo dopo le vicende ormai note, attingendo non tanto al romanzo di Mary Shelley, la cui trama è in pratica il prologo del film, quanto a un romanzo a fumetti (ancora!) di Kevin Grevioux.

La creatura, dopo aver sepolto il "padre" Victor viene raggiunta da dei demoni che vivono sulla Terra, molto interessati alla sua natura. Ne nasce uno scontro, in cui il "figlio" di Frankenstein ha l'opportunità di mettere in mostra una forza e un'agilità straordinarie e che termina con l'intervento di due gargoyles, creature in guerra sempre coi demoni. In pratica una nuova storia, che con Frankenstein non c'entra proprio nulla. La creatura verrà portata dalla regina dei Gargoyles, Leonore (Miranda Otto. Quella che s'innamora di Aragorn, prima di scoprire che il re dei re ha occhi solo per una carta elfa), la quale gli dà il nome Adam.

E così si dipana la trama della pellicola, piuttosto fedele a quella del fumetto, in cui Adam ormai ai giorni nostri, è preso in mezzo a questa lotta eterna, in cui i demoni, guidati dal principe dell'inferno Naberius (un sempre gigantesco Bill Nighy), vogliono sfruttare la scoperta scientifica che ha portato alla nascita di Adam per conquistare il mondo.

È chiaro che qui la storia di Frankenstein c'entra poco (per la verità nemmeno così poco come sembrerebbe, almeno per quanto riguarda l'eterno conflitto interiore della creatura), ma questo non significa che la trama di quest'opera non possa ugualmente essere valida.

Perché sì dai, se vogliamo è una mezza cagata, ma le premesse per produrre qualcosa che possa funzionare ci sono tutte. Solo che le trasposizioni non sono mai facili, né quando l'opera di partenza è un romanzo, né quando è un fumetto. Quello che manca, in questo caso, è l'approfondimento dei personaggi. E forse anche per quanto riguarda la trama, si poteva fare qualcosa di più. Anche se va detto che la trama è particolarmente semplice e lineare, per cui non erano necessari particolari accorgimenti. Sono invece i personaggi a risultare bidimensionali. A un certo punto Adam conosce anche la ricercatrice Terra Wade (la bella Yvonne Strahovsky) è sembra quasi che fra i due ci sia anche un reciproco interessamento. Certo, sarebbe l'evoluzione più scontata della trama, ma ci sta. E niente, anche qui non accade proprio nulla. Fra l'altro sulla ricercatrice, che sta inconsapevolmente lavorando per il progetto dei demoni, non c'è alcun approfondimento, così come non c'è praticamente per nessun personaggio. Il film infatti, dura appena 93 minuti. Non è che le pellicole debbano durare per forza 2 ore, ma qui si sente proprio la mancanza di una mezz'ora in più in cui il regista e sceneggiatore Stuart Beattie doveva metterci qualcosa di suo per completare la trasposizione. A questo si aggiunge il fatto che le interpretazioni non sono proprio memorabili (a parte Bill Nighy che è sempre una garanzia). Non che Aaron Eckhart non faccia il possibile, ma non si tratta di un attore particolarmente carismatico. Di Yvonne Strahovsky non si puù dire molto, dato che non le viene data praticamente mai l'opportunità di poter recitare veramente il suo personaggio. Stesso cosa per i vari gargoyles.
Tutto questo spiega chiaramente le varie stroncature che la pellicola ha ricevuto.

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