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27 giugno 2025

Ritorno della Guardia Cremisi


 
Sembra che a differenza della saga di Erikson, Il libro Malazan dei Caduti, trattato male da Armenia, casa editrice che poi è fallita prima della fine della pubblicazione e che, una volta ricostituita, è finalmente riuscita a portare in stampa tutti volumi (non senza fatiche), la saga di Esslemont, Storie dell'Impero Malazan, passata a Fanucci Editore abbia un po' più di fortuna.

Peccato che la pubblicazione sia stata così difficile, perché il lavoro dei due scrittori canadesi è veramente ciclopico e dettagliato e le loro saghe esplorano a fondo il complessissimo mondo che hanno creato. Ricordo, infatti, che oltre a Il Libro Malazan dei Caduti di Erikson (dieci romanzi, tutti tradotti in Italia) e alle Storie dell'Impero Malazan di Esslemont (due romanzi tradotti, sei in totale), ci sono anche la Trilogia di Kharkanas (non ancora tradotti e il cui terzo e ultimo romanzo, annunciato dal 2017, non è ancora stato scritto) e la Trilogia del Testimone (ferma purtroppo al primo capitolo dal 2021) sempre di Erikson e la saga Path to Ascendancy di Esslemont (giunta al quarto volume, ma ancora inedita in Italia).

Leggendo le storie scritte da Erikson ed Esslemont uno dei principali problemi in cui potreste incorrere (non l'unico, eh, che ce ne sono degli altri) è capire come siano collocati cronologicamente i vari romanzi. Ecco, Ritorno della Guardia Cremisi si svolge più meno fra I Cacciatori di Ossa e Venti di Morte, anche se i due romanzi di Erikson della saga principale si svolgono in tutt'altro luogo, sul continente di Sette Città il primo e sul continente di Lether il secondo.
Ritorno della Guardia Cremisi, invece, si svolge su Quon Tali, il continente dove sorge l'Impero Malazan e nel quale si trova anche la capitale, Impero che è centrale in tutte le opere, ma che di fatto non è mai presente, se non per poche pagine, nei romanzi di Erikson. Mentre i primi due romanzi di Esslemont, questo e il precedente Notte dei coltelli si svolgono proprio a Quon Tali.
Il potente, ma turbolento Impero Malazan è pieno di fermento, anche perché ha dovuto affrontare le guerre su Genabackis prima e la rivolta di Sette Città poi. Come si sa le guerre consumano risorse e non è facile gestire un impero che si è esteso su tre continenti. Oltre tutto, lo sappiamo perché la cosa viene ripetuta più volte nei romanzi di Erikson e viene trattata, anche se non in maniera diretta, in Notte dei coltelli, l'imperatrice Laseen è da poco tempo sul trono, perché da poco tempo ha fatto fuori il precedente imperatore Kellanved (anche se "fatto fuori" non sono proprio le parole giuste, dato che Kellanved ha trovato il modo per ascendere, diventando Tronod'Ombra, una sorta di divinità). E quindi probabilmente l'Impero è spaccato, con gli ultimi fedeli del vecchio imperatore da una parte e i fedeli della nuova imperatrice dall'altra. In tutto questo si muove la Guardia Cremisi, un esercito di mercenari che ha sempre dato filo da torcere ai Malazan e che è un po' di più di un semplice esercito di mercenari, con il voto fatto dal suo comandante K'Azz D'Avore e dai suoi accoliti e con le sue ambizioni interne.
A tutto ciò si aggiungono anche alcuni personaggi che chi ha già letto tutta la saga di Erikson conosce già, come Viaggiatore, i cui obiettivi saranno da scroprire.

Non ci avete capito niente vero? Per forza, perché Ritorno della Guardia Cremisi sembra scritto apposta per non far capire assolutamente nulla. Non solo entra prepotentemente in medias res nelle vicende della Guardia Cremisi e di altre linee narrative legate a soggetti vari che vivono a Quon Tali, ma segue le storie di innumerevoli personaggi, pure troppi, senza spiegare proprio nulla.
Esslemont ricorda molto Erikson, pur avendo uno stile suo e dedicando più tempo all'azione e un po' meno alla filosofia. E tutto questo è nello stesso tempo sia un bene, sia un male.
È un bene, perché significa che la produzione di Esslemont è di un livello simile a quella di Erikson e i fan sanno che malgrado abbiano letto tutto ciò che era leggibile di Erikson, hanno ancora a disposizione tutta la produzione di Esslemont. 
E allora perché è anche un male? Perché purtroppo Ritorno della Guardia Cremisi è un romanzo la cui lettura è veramente impegnativa e ostica. Confesso di aver fatto fatica in molti casi a capire di cosa si stava parlando e, ad esempio, quali erano le forze in campo. E io sono uno che ha letto tutta la saga di Erikson, fra l'altro due volte! Capisco la scelta stilistica, ma così è troppo brutale. Sfido un nuovo lettore che magari è partito casualmente da qui a dirmi se ha capito da che parte stiano, ad esempio, i Seti o cosa siano i Canali.
Vale la pena leggerlo?
Sì, certamente, anche perché qui viene descritto un evento fondamentale di tutta l'ambientazione. Ma prima è meglio che vi leggiate le diecimila (non sto scherzando!) pagine scritte da Erikson...




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