Andiamo alla storia.
Si parte con l’astronauta Sam Bell che è l’unico occupante della base mineraria Sarang, di proprietà della Lunar Industries. Sulla Luna viene estratto elio-3, tramite macchine automatiche, elio-3 che poi viene spedito sulla Terra. Il compito dell’astronauta di turno è quello di supervisionare per tre anni il funzionamento della base e, al termine del contratto, tornare sulla Terra. La ripetitiva vita quotidiana di Sam è supportata dall’intelligenza artificiale Gerty, che gestisce, di fatto, la base stessa. Sam può comunicare con la Terra, ma, a causa di un guasto che si è verificato praticamente al suo arrivo sulla Luna, le comunicazioni non possono avvenire in diretta, ma è possibile solamente uno scambio di messaggi registrati.
All’inizio del film Sam Bell è arrivato al termine del suo contratto, mancano solo due settimane al ritorno sulla Terra. La lunga permanenza in solitario sulla Luna lo ha debilitato mentalmente, tanto che Sam soffre di emicrania e allucinazioni, ma il desiderio di tornare e rivedere la propria famiglia lo tiene vivo. Proprio queste allucinazioni sono la causa di un incidente all’interno di un veicolo all’esterno della base.
Vecchio Sam Bell e nuovo Sam Bell |
Diciamolo subito: Moon è un piccolo, modesto, delicato e drammatico capolavoro. Duncan Jones ha realizzato la sua prima opera con un budget di appena 5 milioni di dollari, che nelle mie tasche sarebbero un’enormità, ma per un film di fantascienza spaziale è praticamente una miseria. Tanto per fare un paragone esagerato, 2001: Odissea nello spazio di Stanley Kubrik, che fu girato nel lontano 1968, 41 anni prima di Moon, costò 12 milioni di dollari. Il primo Guerre Stellari, del 1977, costò 11 milioni di dollari e l’ultimo, Il risveglio della Forza, del 2015, 245 milioni di dollari. Nel 2009 sono usciti film di fantascienza come Avatar (237 milioni di dollari più altri 150 per la promozione) o Terminator Salvation (200 milioni di dollari). Anche l’ottimo e alternativo District 9, primo film di Neill Blomkamp, sempre del 2009, è costato comunque 30 milioni di dollari, sei volte il budget di Moon. In pratica Moon è stato realizzato utilizzando la testa, piuttosto che i dollari.
Qui si svolgono la maggior parte delle scene del film |
Moon è un film che ha ricordato come la fantascienza non sia necessariamente un genere che necessita di soldi, azione, spettacolo ed effetti speciali per essere efficace. La prima cosa che conta sono le idee. Ha anche ricordato come, proprio come il già citato 2001: Odissea nello spazio, cui Moon deve indubbiamente qualcosa, la fantascienza è anche e soprattutto in genere che serve a far pensare lo spettatore.
Un film sicuramente da vedere
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