Un giorno per caso, leggendo una recensione di un altro film, ho conosciuto questa pellicola del 2004 di Michel Gondry, regista francese per me sconosciuto. E dire che il cast è di tutto rispetto, ma evidentemente me lo devo essere perso.
Partiamo come sempre dalla trama.
Joel Barish (il sempre efficace Jim Carrey) è un uomo comune, introverso e con difficoltà relazionali. Un giorno conosce Clementine Kruczynski (la sempre efficace Kate Winslet), estroversa e un po' pazzoide. I due s'innamorano e per due anni vivono una bella ma difficile relazione. Poi, dopo l'ennesimo litigio, Clementine decide di rivolgersi alla clinica Lacuna Inc., specializzata nel cancellare i ricordi, per eliminare dalla sua mente Joel.
Quando Joel lo scopre, preso da disperazione, decide di sottoporsi allo stesso trattamento. Finché "casualmente", ma non proprio casualmente, incontra Clementine, ma i due non si conoscono più e... il film finisce.
Fine della recensione.
In realtà accade ancora qualcosa, ma se avessimo visto la storia raccontata in modo lineare, questi sorebbero stati appena gli ultimi 15 minuti del film.
Invece Gondry, che già ha scelto un soggetto bizzarro, decide di mischiare un po' le carte in tavola, facendoci vedere prima un pezzo della fine, per poi procedere con salti indietro nel tempo fino al primo incontro fra Joel e Clementine, senza mostrare le cose come sono realmente andate, ma come Joel le ha conservate nella sua mente. Quelli che vediamo sono infatti i ricordi di Joel mentre la macchina della Lacuna Inc. sta per cancellarli.
E così un soggetto bizzarro raccontato in maniera bizzarra diventa un buon film.
Lasciamo stare le spiegazioni scientifiche, che non ci sono e nemmeno ci interessano. Quello che ci interessa è la storia d'amore di Joel e Clementine, complessa, drammatica e amara.
Purtroppo il titolo italiano trae in inganno e induce a pensare a una semplice commedia, ma questo film è molto di più. Il titolo originale sarebbe "Eternal Sunshine of the Spotless Mind" ("Infinita letizia della mente candida"), un verso dell'opera Eloisa to Abelard di Alexander Pope.
L'amore non è eterno e la relazione fra Joel e Clementine sembra dimostrarlo pienamente, ma il cervello di Joel si ribella alla sua stessa scelta e incosciamente cerca di impedire la cancellazione, fallendo ogni volta e perdendo, a ritroso, tutti i ricordi di Clementine. Ma se l'amore non è eterno, forse, a volte, il destino concede la possibilità di riprovare.
Prima di questa pellicola Jim Carrey aveva già alle spalle oltre 20 film e stava già dimostrando al pubblico di essere un attore in grado di andare ben oltre alle solite smorfie. Per la verità anche qui lo vediamo in overacting, ma solo il minimo indispensabile. Chi, invece, è piacevolmente sopra le righe è Kate Winslet, delle cui doti non avevo mai dubitato, ma qui dimostra di essere incredibilmente versatile.
I due protagonisti, forse anche per merito del regista, sono affiancati da un cast che non sbaglia una scena, con Tom Wilkinson, Mark Ruffalo, Elijah Wood e Kirsten Dunst che offrono veramente il meglio del loro repertorio, dando vita a personaggi perfettamente riusciti che, anche se sono personaggi di contorno ai due giganteschi protagonisti, riescono a ritagliarsi uno spazio essenziale.
Forse si discosta un po' dai film che sono solito guardare e recensire, ma alla fine Se mi lasci ti cancello è promosso a pieni voti.
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