Malgrado io sia un accanito lettore di fumetti, questa è la prima recensione di un fumetto che arriva su questo blog.
Tre giovani eroi è il numero 1 della nuova serie Dragonero Adventures della Sergio Bonelli Editore, spin off della serie fantasy Dragonero. Protagonisti sono gli adolescenti Ian, la sorella Myrva e l'amico orco Gmor, protagonisti, soprattutto il primo e l'ultimo, anche della serie regolare, ma in versione adulta. In questo primo albo il terzetto di aspiranti eroi, attraversando portali e viaggiando fra mondi, dovrà recuperare un prezioso libro magico e... salvare il mondo!
Ma... è un fumetto per bambini?
Da anni si leggono in Internet le difficoltà vere o supposte del fumetto italiano dovute a numerose cause. Non ho modo di dire se queste difficoltà siano vere o no, salvo che l'importante calo di lettori rispetto al passato è un dato di fatto, ma una cosa è certa. La Bonelli da tempo non sta certo ferma a subire gli eventi, ma, anzi, si dimostra sempre piuttosto attiva e dinamica.
Non a caso proprio la serie madre di cui Dragonero Adventures è uno spin off, Dragonero, ha ampliato molto i suoi canali. Nata da un romanzo a fumetti nel lontano 2007, è diventata una serie regolare nel 2013. La serie regolare è poi affiancata, come molte altre serie Bonelli, da speciali e magazine annuali, ma, in questo caso, anche da altre opere, come i romanzi in prosa, il gioco di ruolo e la riedizione e colori e in formato da libreria di alcune storie. E sono annunciati ulteriori sviluppi.
Per i non nerd uno spin off è un'opera derivata da un'altra opera principale che, in genere, si svolte all'interno della stessa ambientazione, ma seguendo personaggi minori, creando una sua continuity, ma senza stravolgere la continuity dell'opera originaria. La serie Dragonero Adventures, pur essendo "catalogabile" come spin off, non è dedicata a personaggi minori, ma agli stessi personaggi protagonisti della serie principale, in versione... adolescente. Non la definirei comunque un prequel.
Tralasciando questi tecnicismi, Dragonero Adventures è una serie pensata per un pubblico giovane, destinata a coltivare il terreno sul quale cresceranno i futuri appassionati di fumetti. Quindi sì, è un fumetto per bambini o ragazzini e fa parte di una precisa strategia della casa editrice.
Dato che stiamo parlando del numero 1 di questa serie, anche l'aspetto ha la sua parte. Il formato di Dragonero Adventures si discosta parecchio da come la Bonelli ci ha abituato. Gli albi, le cui dimensioni sono leggermente superiori ai soliti, sono spillati, la carta della copertina e delle pagine è lucida, i disegni sono a colori. Il tutto ricorda molto i fumetti americani. Ma l'innovazione non finisce qui. Malgrado Dragonero sia indiscutibilmente una delle serie Bonelli con il miglior parco disegnatori (e, aggiungo io, con uno dei migliori parchi disegnatori anche al di fuori della Bonelli), qui si è scelto di adattare i disegni al tipo di pubblico e, quindi, hanno anche un aspetto molto più "bambinesco", ma non per questo ridicolo (si veda il drago sullo sfondo della copertina!). La storia è snella, con dinamiche semplici e a un livello da bambini o comunque non da adulti (così, almeno, è la prima!) e sono complessivamente ridotte le parti parlate, riducendo quindi la necessità di leggere. E' proprio il tono complessivo a essere diverso, totalmente spensierato, anche nelle fasi più frenetiche e concitate della trama, senza quei risvolti tragici o truci che gli autori ci hanno abitutato a leggere sulla serie principale. Anche il carattere è graficamente diverso, più accattivante e più grande. Un prodotto pensato per raggiungere dei bambini e realizzato appositamente per farlo, dalla sceneggiatura ai disegni e al formato.
Certo, se ci si aspetta semplicemente di leggere le avventure del passato dei protagonisti della serie principale, scritte e disegnate esattamente come quelle della serie principale, si rimarrà delusi, per il semplice motivo che Dragonero Adventures è un'altra cosa. Non mancano infatti episodi divertenti con una comicità da bambini, nomi ridicoli e vicende poco credibili per una lettura adulta, ma... perfettamente plausibili e funzionali per una lettura per bambini! Diciamo, forse esagerando un po', che Tre giovani eroi, pur svolgendosi all'interno dell'ambientazione di Dragonero, ricorda più un'avventura fantasy di Topolino!
Per quel che mi riguarda l'esperimento è perfettamente riuscito e ne consiglio l'acquisto a chi ha dei figli.
Ma la mia recensione è molto più "scientifica".
Io ho un figlio di 8 anni cui sono solito leggere i vari albi di Dragonero (non tutti!) facendo spesso ricorso alla censura per gestire tutti quegli argomenti che non sono al livello di un bambino. Ebbene, Tre giovani eroi se l'è letto autonomamente 7-8- volte in 3-4 giorni, lamentandosi in continuazione perché aspettare un mese per avere il numero 2 è troppo.
Direi che è una promozione piena!
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