Bram Stoker non ha inventato il mito del vampiro, mito presente in molte culture popolari sparse per il mondo e particolarmente presente nell'Europa dell'est, ma anche nel Mediterraneo, sopratutto in Grecia (si veda l'ottimo e documentatissimo volume Prima di Dracula. Archeologia del vampiro di Tommaso Braccini) e non è nemmeno stato il primo scrittore ad averne narrato le gesta (Dracula è del 1897, mentre Il vampiro di John Polidori è del 1819, scritto per gioco in una gara fra scrittori durante la quale Mary Shelley scrisse Frankestein, tratto da alcuni brani di Lord Byron e ispirato alla stessa vita dell'avventuroso poeta inglese, al quale fu inizialmente attribuito).
Eppure oggi nell'immaginario collettivo il vampiro è il Conte Dracula, un nobile della Transilvania (curioso, dato che Vlad III proveniva dalla Valacchia, non dalla Transilvania, entrambe regioni della Romania, ma tutti hanno collocato successivamente Dracula in Transilvania) che si ciba di sangue umano, circondato da belle ragazze, vampire anche loro. A parte forse per i più giovani, per i quali i vampiri sono quei fighetti di Twilight.
Ebbene, la potenza del personaggio di Dracula è stata tale per cui molti altri autori e sceneggiatori di tutti i tipi, dalla fine dell'800 in poi, hanno pensato di scrivere la loro storia di Vlad III l'Impalatore, figlio di Dracul, detto Dracula e la pellicola Dracula Untold, sceneggiata da Matt Sazama e Burk Shapless (gli stessi che poi lavoreranno al poco riuscito L'ultimo cacciatore di streghe, al fiasco commerciale di Gods of Egypt e all'altrettanto poco riuscito Power Rangers, prima di tornare sul tema vampiri con Morbius, il secondo film della Sony dell'universo condiviso della Marvel in uscita a breve. Speriamo bene...) e diretta da Gary Shore al primo lungometraggio cade in questa categoria.
La trama.
Nel '400 il sultano turco aveva costituito una squadra di soldati scelti e iperaddestrati, i Giannizzeri formata da bambini reclutati dalla terre più o meno sottomesse all'impero. Fra questi si distinse per la sua abilità in battaglia e per la sua ferocia Vlad III, divenuto famoso col nome di Tepes, "l'impalatore". Vlad, liberatosi dai vincoli militari, era poi tornato nelle sue terre divenendo il Principe di Transilvania (Sazama e Sharpless spostano, come Stoker, Dracula in Transilvania dalla Valacchia). Qui Vlad regna in pace, amato dal suo popolo, dalla moglie Mirena e dal figlio Ingeras.
Ma un giorno il sultano Maometto II, vecchio amico di Vlad, giunge nel territori della Transilvania e chiede un tributo di 1000 fanciulli, fra cui lo stesso figlio del principe, per rimpolpare i Giannizzeri. Disperato, dovendo affrontare uno sterminato e potentissimo esercito, Vlad stringe un patto con una misteriosa creatura da poco conosciuta che ha dimora nelle sommità del Picco del Dente Rotto, un uomo che molto tempo prima fece un accordo col Diavolo per avere enormi poteri e si trovò trasformato in vampiro e prigioniero in un'oscura grotta. Vlad ottiene per tre giorni i poteri del vampiro. Con quei poteri potrà affrontare i suoi nemici, ma se in quel periodo cederà alla sete di sangue, diventerà vampiro per l'eternità, il suo creatore sarà libero e potrà imporgli la sua volontà.
Insomma, una sorta di prologo rivisto del Dracula di Bram Stoker.
La pellicola, sufficientemente oscura per un'opera di questo tipo, con tratti horror, tratti quasi fantasy e molta azione, pur non essendo paragonabile ad alcuni film iconici dedicati al celebre vampiro rumeno, si guarda piacevolmente per la sua ora e mezza di durata. Luke Evans interpreta bene la parte del tormentato e terribile Vlad e Sarah Gadon si rivela una buona e affascinante comprimaria nei panni della moglie Mirena, nonché, se vogliamo, motore della trama insieme al figlio Ingeras (Art Parkinson). Menzione d'onore anche al sempre efficace Charles Dance nei panni del vampiro del Picco del Dente Rotto (che già aveva vestito i panni del vampiro in una delle pellicole della serie Underworld).
Insomma, tutto sommato un film più che sufficiente, al netto di qualche passaggio che forse avrebbe meritato una scrittura meno veloce o comunque più precisa, con alcune banalità che si sarebbero potute evitare con qualche attenzione in più, ma in ogni caso un buon inizio per quello che avrebbe dovuto essere il primo capito di una sere di lungometraggi della Universal ambientati nel mondo dei mostri più famosi della storia.
Un film che sai già come andrà a finire, perché Vlad deve per forza diventare il Dracula che conosciamo, un film che tutto sommato scorre su binari prestabiliti senza mai scostarsi, un film che lascia anche per strada qualche episodio che si poteva sfruttare meglio e spreca qualche personaggio con buoni potenziali, ma che rende giustizia a un protagonista comunque efficace.
A fronte di un budget di circa 70 milioni di dollari, Dracula Untold ne incassò quasi 220, di cui poco meno di 60 nei soli Stati Uniti. Non male, ma evidentemente non abbastanza per i produttori che decisero di annullare il progetto e buttarsi su un altro mostro iconico su cui fondare una serie cinematografica, La Mummia, con Tom Cruise, uscito nel 2017 (film che ricevette critiche durissime, ma che incassò quasi 410 milioni di dollari a fronte di un budget di 125 milioni).
Pare che l'idea della Universal fosse quella di fondare un universo cinematografico dark con i mostri classici al posto dei supereroi e il maestro vampiro di Vlad a fare da Nick Fury (anche se Dracula Untold non nacque inizialmente con questo intento e l'oscura figura interpretata da Charles Dance fu inserita solo successivamente). Comunque Dracula Untold, che è del 2014, ricevette critiche, ma anche pareri favorevoli e tutto sommato un buon successo al botteghino, ma fu accantonato, in favore del successivo film con Tom Cruise, che avrebbe dovuto essere il capostipite dell'universo dark.
Malgrado gli auspici di Luke Evans, al momento pare che le idee della Universal siano piuttosto confuse e non si sa se il progetto dell'universo dark prosegua o se ci sia l'intenzione di produrre un seguito de La Mummia. Ciò che è certo è che le speranze di vedere sul grande schermo il sequel di Dracula Untold sono ridotte quasi a zero. Ecco il trailer
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