Da amante della fantascienza, mi sono trovato a guardare la serie TV
americana, prodotta da Steven Spielberg, Falling skies. Generalmente non
amo le serie TV, le trovo opere fatte unicamente per incassare denari,
ma, dai, questa è fantascienza, magari è buona.
L’antefatto che ha dato origine alla prima stagione (ne verranno
prodotte 5 in tutto, da 10 episodi l’una, 12 la quarta) non è
originalissimo, ma comunque valido: degli alieni tecnologicamente
avanzatissimi hanno attaccato il pianeta terra e sterminato il 90% della
popolazione umana, tentando di schiavizzare il resto. La serie si
occupa degli umani sopravvissuti, che devono riorganizzare la propria
vita braccati dagli alieni, in un mondo distrutto, senza le comodità
nelle quali erano sempre vissuti e continuamente in guerra. Ogni
personaggio ha perso qualcuno, la moglie, il marito, i figli, i
genitori, ma ugualmente la vita va avanti e la serie ha fin da subito
cercato di approfondire i personaggi calati in questo drammatico
contesto, totalmente impreparati per affrontarlo e i rapporti che
nascono fra di loro.
Detta così, sembra che non sia male. Ecco, anch’io c’ero cascato.
I soldi a disposizione pare che non siano nemmeno pochi (non
dimentichiamo che dietro c’è Spielberg…) e a tratti si vede che il
lavoro fatto non è male. Infastidiscono un po’ certe scelte estetiche
(gli alieni, le loro astronavi e i loro robot da guerra sono veramente
orribili), ma ci si può passare sopra. Anche certi effetti fanno
aggrottare un po’ la fronte, soprattutto alla luce del fatto che oggi,
con la computer grafica, si può fare praticamente di tutto, ma sono di
bocca buona, ho quasi 40 anni e ho visto la fantascienza del passato,
c’è di peggio.
E allora cos’è che non va?
C’è che dalle prime puntate si capisce che ci sarà un protagonista
assoluto (un professore di storia che si trova a vivere nella realtà ciò
che ha sempre studiato sui libri e l’idea sarebbe anche buona) che, con
la sua famiglia (tre figli e una nuova compagna che conosce dopo
l’invasione, una pediatra che si trova a fare il medico di guerra, altra
buona idea) decide le sorti prima del suo gruppo di sopravvissuti, poi
della resistenza umana e, infine, dell’intera guerra contro gli alieni.
Un protagonista al quale succede tutto e riesce a capire tutto per
concessione divina, che mette la sopravvivenza della sua famiglia
davanti alla vita di tutte le altre persone, senza accettare che anche
gli altri vorrebbero fare lo stesso. Un protagonista che, a causa di
autori senza idee, risolve praticamente tutto con idee balorde che non
potrebbero mai funzionare.
E’ dura guardare ore e ore di una serie TV sperando che il
protagonista e i suoi familiari muoiano male, sapendo che ciò non
accadrà mai. Ma non è tutto qui.
Fallang skies è una serie TV infarcita di fastidiosissima retorica
americana. L’insopportabile professore, mettendo in pratica le sue
conoscenze della storia americana riesce a sconfiggere gli stupidissimi
alieni (stupidissimi al punto che ci si chiede come abbiano fatto a non
estinguersi prima di invadere la Terra…). Se fosse stato un professore
europeo, con nozioni di 2000 anni di storia, non solo qualche secolo, li
avrebbe sconfitti in un mese, non in quattro anni… Retorica americana
che tocca il suo apice quando i nostri scalcagnati protagonisti, in uno
degli ultimi episodi dell’ultima stagione, durante un inutile contatto
radio con un gruppo di sopravvissuti, credo in Cile, si sente chiedere:
“avete un piano? Gli americani hanno sempre un piano…”
Ma anche la superflua retorica non basta. Falling skies è
semplicemente una serie TV sceneggiata da dei tipi che, evidentemente,
mentre stavano scrivendo, stavano pensando ad altro. Con eventi che
succedono a caso, banalità assurde, sottotrame aperte e buttate nel
cesso, supercazzole in continuazione, eventi impossibili al limite del
ridicolo. Anzi, spesso anche abbondantemente oltre il limite.
Tralasciamo la gestione di John Pope, il soggetto alla destra del divino
professore nella foto sopra, il miglior personaggio, che è stato un po’
tutto ciò che serviva nella trama, uno sciacallo, un criminale, il
cuoco della compagnia (!!!) ma solo per un giorno, un valido combattente
da prima linea, un eroe, un vigliacco, un disfattista, ecc. Alla fine
il personaggio più sensato, ma sacrificato nell’ultima stagione, perché
con gli alieni ormai indeboliti serviva un antagonista. Tralasciamo
anche le idee inserite senza alcun senso, come i campi di rieducazione
di stampo nazista per ragazzini umani organizzati dagli alieni, o i
personaggi che si trasformano in geni da premio nobel, come lo
scienziato nucleare che diventa un esperto biologo o l’elettricista che
inventa di tutto utilizzando la tecnologia aliena.
E un finale… Un finale che riesce a superare, in un solo episodio, tutte le stronzate delle precedenti 51 puntate.
Gli alieni, i capi, i veri cattivoni, gli Espheni, che si vedono solo
alla fine della prima stagione e che hanno schiavizzato gli skitter (è
un’altra razza aliena utilizzata come carne da macello), avevano già
invaso la Terra 1500 anni fa. Ai tempi, però, solo il sud America, dove
oggi ci sono le Linee di Nazca (perché? Non viene spiegato, è una delle
tante supercazzole. E poi anche gli anni non vanno bene, le Linee di
Nazca sono state tracciate circa 2500 anni fa, ma viene detto
chiaramente che l’invasione è stata fatta 1500 anni fa). E furono
sconfitti! Da degli uomini che li combattevano con dei sassi e delle
lance! Gli Espheni sono generati da una Regina Madre (che sembra un
gigantesco ragno con la testa antropomorfa, mentre gli altri Espheni
sono completamente umanoidi. Mah!) e se la Regina viene uccisa, tutto il
suo popolo muore. Lasciamo stare la cazzata di una razza con queste
caratteristiche che non sia andata incontro all’estinzione. Comunque, la
Regina Madre che invase il sud America era la figlia di quella che oggi
ha invaso tutto il pianeta e che ha annientato il 90% dei terrestri per
vendetta (vabbé…). Ora, viene spiegato chiaramente dai Volm (altra
razza aliena che compare alla fine della seconda stagione e affianca gli
umani nella lotta agli Espheni. I Volm sono forse ancora più coglioni
degli Espheni, sono in grado di fare qualsiasi cosa se serve che lo
facciano, per togliere le castagne dal fuoco quando gli autori non hanno
voglia di pensare a espedienti sensati, ma non sono in grado di fare
nulla quando effettivamente servirebbero) che la Regina Madre arriva
solamente quando il suo popolo ha vinto la guerra (ovviamente, dato che
se muore lei, muoiono tutti).
In questo caso gli Espheni stanno perdendo (è dalla fine della quarta
stagione che stanno perdendo), ma lei arriva ugualmente (tra l’altro
non si capisce come, dato che attorno alla Terra orbirtano le navi Volm.
Forse i Volm erano tutti i bagno quando è arrivata?) e il divino
professore la raggiunge (cosa che dovrebbe essere impossibile, data
l’importanza di questo individuo per la sua razza) e, utilizzando
un’arma donatagli dal fantasma (o qualcosa del genere) dell’ultimo
membro della razza che gli Espheni hanno trasformato in skitter
(cialtroneria allo stato puro) riesce a ucciderla. E boom, tutti gli
altri Espheni (e anche gli skitter!?) esplodono in un tripudio di
effetti speciali orrendi. Tra l’altro l’arma definitiva, un’arma
biologica con la forma di un grosso suppostone, viene geneticamente
modificata (!!!) dalla divina compagna del divino professore in 5 minuti
in un laboratorio improvvisato. Un personaggio inserito a caso nelle
ultime puntate, portatore di una trama morta sul nascere, prova anche a
chiedere ai Volm come mai non bombardino la regina dall’alto con le loro
astronavi che stanno orbitando attorno alla Terra (evidentemente uno
degli autori deve essersi improssisamente ripreso dal torpore), ma il
Volm risponde semplicemente che non possono!!! Probabilmente hanno
tagliato la parte in cui diceva: “Caspita che idea! Questo sì che
avrebbe senso e sarebbe efficace. Però poi voi autori dovete riscrivere
il finale. Allora no, dai, lasciamo stare”. Non manca la cazzata finale,
perché è bene chiudere in bellezza. La nuova compagna del divino
professore muore, ma il fantasma alieno (che nel frattempo è diventato
una specie di polpo!?) la resuscita. Perché solo lei e non tutti gli
altri innumerevoli personaggi morti durante la serie? Perché ha
acquisito diritti divini di origine coniugale?
Credo che Falling skies sia la cialtronata più grande che abbia mai
visto e spero che Spielberg si vergogni di aver associato il suo nome a
questa spazzatura.
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