martedì 15 ottobre 2019

Mio fratello rincorre i dinosauri


Ultimamente sono quasi sempre rimasto fregato dai film italiani, salvo poche eccezioni, per cui in questo non riponevo particolari speranze.
E, invece, come ormai sempre succede, quando le aspettative sono poche, finisce bene. Diciamo quasi sempre.
Scriviamo un po' della trama?
Il film è incentrato su un ragazzino down, Giovanni, ma protagonista di tutta la trama, nonché unico punto di vista è il fratello maggiore Giacomo. Giacomo, un bravo seppur quasi esordiente Francesco Gheghi è il figlio minore di Davide (Alessandro Gasmann) e Katia (Isabella Ragonese) e fratello delle più grandi Chiara e Alice.
L'arrivo di un fratellino maschio è fonte di gioia e tante aspettative per Giacomo, solo che Giovanni è... speciale. All'inizio i genitori diranno a Giacomo che Giovanni è un supereroe e solo col tempo Giacomo capirà che il fratello è down.
Ma gli anni passano e Giacomo deve andare alle superiori. E' qui che, insieme all'immancabile amico d'infanzia Vittorio (Roberto Nocchi) conoscerà Arianna (Arianna Becheroni) della quale s'innamorerà immediatamente, nonché i popolari Scar (Edoardo Pagliai) e Brune (Saul Nanni), coi quali inizierà anche a suonare al posto del batterista del gruppo infortunato a un braccio.
Il problema è che Giacomo si vergogna di suo fratello Giovanni (Lorenzo Sisto) e di bugia in bugia inizierà a vivere due vite differenti, una in famiglia e una all'esterno. Non senza spiacevoli conseguenze.
Insomma, una sorta della versione italiana del ben più famoso Wonder, pellicola del 2017 con Julia Roberts e Owen Wilson. I due film hanno molto in comune, entrambi raccontano la storia di un diverso che in un qualche modo deve farsi accettare dal mondo e il mondo deve imparare ad accettarlo. Entrambi giocano sullo scambio dei punti di vista. Se il film di Hollywood partiva dal punto di vista del diverso, per poi farci vedere quello delle persone che gli stanno attorno, la pellicola italiana ci parla del diverso, Giovanni, da un punto di vista diverso, quello di Giacomo. Per la verità spesso il film non parla neppure di Giovanni, tanto Giacomo è al centro degli eventi, ma sempre tutto che accade è collegato all'arrivo di Giovanni.
C'è però una grossa differenza fra Wonder e Mio fratello rincorre i dinosauri. Se là tutto si risolveva in una favoletta col lieto fine, dove, malgrado le difficoltà, i protagonisti scoprivano di vivere in un mondo meraviglioso, qui ci sono delle difficoltà che non si risolvono. Ma non perché il mondo non sia meraviglioso, ma brutto. Semplicemente perché il mondo è difficile. E quindi Mio fratello rincorre i dinosauri alla fine risulta molto meno buonista di Wonder e per questo forse migliore. Non che parlare di diversi al cinema significhi per forza farne un dramma. Anzi, Mio fratello rincorre i dinosauri fa anche ridere e comunque non ha un finale amaro, ma a differenza della pellicola americana, non tutto si risolve e ci fa vedere che ci sono azioni che portano a delle conseguenze almeno parzialmente irreversibili.
Mio fratello rincorre i dinosauri è stato girato dall'esordiente Stefano Cipani e a essere sinceri riesce a mascherare benissimo che questa sia la sua prima pellicola. Certamente è stato aiutato da degli ottimi attori, una bravissima Isabella Ragonese e un gigantesco Alessandro Gassman. Non so di chi sia il merito, ma anche il giovane, anch'egli esordiente, Francesco Gheghi se la cava alla grande.
Insomma, un film italiano perfettamente riuscito che non ha nulla da invidiare a pellicole omologhe d'oltre oceano.

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