lunedì 12 febbraio 2018

La battaglia di Aquirama

E' quasi per caso che mi sono imbattuto in Andrea Zanotti e nel suo romanzo La battaglia di Aquirama. Anzi, a essere sinceri è lui che si è imbattuto in me!
Prima di passare al romanzo, credo che sia indispensabile spendere due parole per l'autore e per il suo progetto.
La battaglia di Aquirama, infatti, non è un romanzo edito da Mondadori, dalla Feltrinelli o da altre note o meno note case editrici. Il libro, acquistabile solo in formato ebook, è stato interamente autoprodotto! Certo, anni fa, quando i libri digitali non esistevano ancora, autoprodursi il proprio romanzo significava dover sborsare un sacco di soldi, mentre oggi tutto ciò è diventato sicuramente più fattibile. Ma questo non toglie l'impresa.
Anche perché Andrea Zanotti non si è limitato all'autoproduzione. Sarebbe troppo facile. No, lo scrittore altoatesino...

ha creato www.scrittorindipendenti.com, un ambizioso progetto che mira a ricercare letteratura di qualità all'interno delle realtà sotterranee, fatte di scrittori che operano completamente al di fuori dei meccanismi delle grandi case editrici. Un progetto che scova e sostiene scrittori che hanno scelto anche di muoversi fuori dal mercato, vendendo le proprie opere, regolarmente in formato elettronico, a prezzi risibili o addirittura rilasciandole in download gratuito.
"Un bastione contro i soprusi dell'italica editoria", come si può leggere nella pagina della mission del sito Internet.
Insomma, già Andrea mi sta simpatico e nemmeno lo conosco.
Ma andiamo al romanzo, che ancora non ne ho parlato.
Zanotti scrive già da molto tempo e già da molto tempo ha creato una sua ambientazione all'interno della quale crea i suoi rimanzi. La battaglia di Aquirama è uno spin-off (che significa? Dai, questo è abbastanza facile, comunque è possibile trovarne una definizione nel dizionario del blog), un romanzo che nasce attorno al mondo descritto nelle saghe fantasy Mondo Uno e Mondo Due.
Ma ne vogliamo parlare o no della trama?
Aquirama è un'antichissima città, le cui origini sono avvolte dal mistero delle leggende e legate a Stige, il divino Dragone Rosso. Ancora oggi gli abitanti di Aquirama professano la fede in Stige, protettore della città. Aquirama è sempre stata una città stato, libera e indipendente, che ha beneficiato di una difesa militare considerevole, ma anche del suo particolare status.
Ma anche ciò che sembra essere eterno, è destinato, prima o poi, a soccombere. Due eserciti si stanno avvicinando ad Aquirama. Da ovest arrivano le legioni del Quarto dell'Aria, i selvaggi barbari guidati da re Randal il Bello, mentre da est stanno sopraggiungendo le irregimentate legioni di re Dotrik, del Quarto della Terra. Entrambi gli eserciti, nemici fra loro, sono intenzionati a conquistare Aquirama e le sue ricchezze e sono disposti a tutto pur di raggiungere l'obiettivo prima degli odiati avversari. Nel mezzo sta Aquirama, raccolta intorno al Drakoi, la guida spirituale e militare della città, e alla sua incrollabile fede in Stige, malgrado il grande Dragone Rosso non si veda da secoli.
L'intero romanzo dura un solo giorno e una sola notte, descrivendo nei dettagli una battaglia che si svolge senza esclusione di colpi.
La battaglia di Aquirama è sicuramente un romanzo epico, senza scordare, però, che la guerra è sangue, sudore, morte e disperazione.
Ma il romanzo non si limita alla descrizione di questo insolito doppio assedio. Perché, si sa, l'umanità, seppur in un mondo fantasy, non è mai unita. E quindi vediamo il Quarto dell'Aria suddiviso in tribù rivali fra loro, ma anche il Quarto della Terra lacerato da fazioni interne. Persino all'interno della mitica Aquirama c'è chi trama nell'ombra, preparando alleanze con l'uno o l'altro esercito, avendo previsto una sconfitta. E così ognuna della tre forze deve lottare contro l'esterno, ma anche al suo interno.
Leggendo il romanzo, fino quasi alle ultime righe è quasi impossibile capire come andrà a finire e immaginare chi riuscirà a prevalere, se uno dei due eserciti contendenti o se i difensori, con le sorti della battaglia che si spostano in continuazione da una parte all'altra.
Ma Zanotti è anche abile a descrivere, con dovizia di particolari anche tecnici i tanti piccoli episodi che costituiscono nel suo insieme l'intera battaglia. Senza dimenticare che le tre anime del romanzo, i selvaggi del Quarto della Terra, gli organizzati eserciti del Quarto dell'Aria e nel mezzo la città stato di Aquirama vengono ottimamente descritte dal punto di vista non solo militare, ma anche sociale.
La battaglia di Aquirama ci fa capire chiaramente che è possibile fare letteratura anche al di fuori dei canali ufficiali.
Che dire, è stata una piacevole sorpresa che non posso non consigliare.

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