Eccomi, con un po' di ritardo.
Ritorna in questo albo n. 222 la macrotrama dei Grandi Antichi che, questa volta, s'intreccia con le vicende di un personaggio storico che già abbiamo incontrato in questa serie: Aleister Crowley, l'enigmatico e controverso scrittore inglese, famoso per le sue esperienze esoteriche ed occulte.
Questa volta Harlan e soci vengono allertati dalla veggente Ann Jurging che un misterioso fenomeno, stranamente correlato ad Aleister Crowley e al poeta Fernando Pessoa, sta per verificarsi in Portogallo.
Leggiamo così una storia che alterna episodi del passato, quando l'occultista inglese e il più famoso poeta portoghese s'incontrarono e misero in scena quello che divenne noto come "il suicidio di Aleister Crowley" e il presente, in cui...
Harlan, Emil e Tesla, accompagnati da Ann Jurging e dall'alleato poliziotto sudamericano Bobby Quintana dovranno impedire la rinascita dell'isola sommersa di R'lyeh, l'aliena cittadina ove dorme il grande Cthulhu.
Confesso che la macrotrama dei Grandi Antichi non mi ha mai entusiasmato particolarmente, anche se ho trovato alcuni albi veramente ben fatti, ma devo dire che questa volta Boselli ha centrato il bersaglio.
Com'è ormai tradizione di questa serie, l'autore ha preso spunto da un episodio storico realmente accaduto, rivedendolo ovviamente in chiave dampyriana!, e costruendoci sopra una trama che intreccia il passato alle vicende dei protagonisti nel presente. L'altro elemento ormai immancabile della serie e che qui funziona alla grande, è l'unione di macrotrame o, comunque, elementi di trame diverse per procedere verso nuovi lidi. Infatti già avevamo avuto a che fare col misterioso Aleister Crowley, la Grande Bestia, che interpretò, nella realtà come nel fumetto, un personaggio estremamente ambiguo, ma lo troviamo, in quest'albo, immerso nella macrotrama dei Grandi Antichi.
Se da un lato può essere divertente e stimolante unire elementi di storie diverse, dall'altro si corre il rischio di rendere il tutto poco credibile. E invece Boselli riesce nel suo intento, evitando i rischi e confezionando una storia solida e interessante. Fra l'altro facendo conoscere al lettore un Pessoa esoterico che non tutti conoscono.
Ma torniamo ai Grandi Antichi.
Come ogni appassionato di letteratura horror sa, i Grandi Antichi sono delle divinità (più o meno) aliene e malvagie, che sono già state sulla Terra e da sempre la minacciano. Inventate dalla fervida e ossessionata fantasia di Lovecraft, hanno poi iniziato a vivere di vita propria, trovando spazio nelle opere di molti altri autori, che hanno attinto alla sua motologia ampliandola e caratterizzandola ancora di più. Una serie come quella di Dampyr non poteva certo ignorare i Grandi Antichi e infatti, anche se poco frequentemente, li abbiamo più volte incontrati. Ma questa volta a fare capolino è proprio il Grande Cthulhu! Proprio lui, quello che dorme nella città sommersa di R'lyeh, in attesa di essere risvegliato e dominare la Terra. Una cosa singolare, però, è che il mondo di Dampyr è esattamente il nostro mondo, nel quale Lovecraft è realmente esistito ed ha veramente scritto dei Grandi Antichi. Anzi, lo stesso Kurjak afferma di averne letto i racconti che parlano di Cthulhu!
Chissà se un giorno Boselli scriverà un albo dedicato al Solitario di Providence, spiegandoci come abbia potuto scrivere di creature che esistono veramente!
Devo fare i complimenti a Cropera. Una delle caratteristiche di Lovecraft è sempre stata quella di descrivere, ma non troppo, i Grandi Antichi e il loro mondo, definendo, ad esempio, la R'lyeh come una città che segue geometrie aliene e per noi impossibili, qualsiasi cosa significhino queste parole.
Dampyr, però, è un fumetto, qui non possiamo nasconderci dietro due parole, queste geometrie aliene bisogna rappresentarle, per quanto ciò sia praticamente impossibile.
Ebbene, Cropera ci è riuscito! Le atmosfere che ha creato ricordano veramente quelle inventate da Lovecraft coi suoi racconti, disegnando quello che, pensavo, non potesse nemmeno essere immaginato.
Attenzione! Per tutti coloro che amano il personaggio di Emil (e come me sono preoccupati per quella tosse che, coi vari indizi letti fino ad ora, lascia poche speranze) abbiamo il gradito ritorno della Pallida Maschera. Di più non scrivo, per non spoilerare.
Albo superpromosso!
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