Era da un po' che non commentavo un albo di questa serie, venendo meno al mio proposito di recensirli tutti. Ma d'estate non è semplice star dietro al blog. Le recensioni si sono fermate al n. 60, ma gli albi li ho letti tutti!
Allora diciamo che questo n. 64 è un po' l'occasione per commentare non tanto il singolo albo, quanto tutta la Saga delle Regine Nere,
una saga a lungo annunciata e che ha caratterizzato quasi tutto il 2018, andando di fatto a chiudere una sorta di prima stagione, diciamo una prima fase della vita di questo fumetto, dato che non si è mai parlato di "stagione", introducendo la seconda.
Per la verità la Saga vera e propria era terminata nell'albo precedente, con l'immancabile scontro finale fra Ian e la Prima Regina, mentre questo avrebbe dovuto essere il primo del nuovo corso, anche se in realtà questo n. 64 si rivela un vero e proprio epilogo della guerra che ha sconvolto il continente inventato da Vietti ed Enoch.
Sul singolo albo si può dire che Vietti è bravo a farci vedere come, finita la guerra, sia finito l'elemento che ha unito saldamente tutti i popoli dell'Erondar e l'Impero vada progressivamente sfaldandosi. Sono sicuramente interessanti queste evoluzioni politiche che, certamente (o almeno spero) porteranno le loro conseguenze nei prossimi albi. Altro spazio, invece, viene dedicato ai tre protagonisti principali della storia: Ian, Gmor e Sera. Il primo potrebbe diventare il nuovo capo degli scout (lo so, è uno spoiler, ma l'albo ormai l'hanno già letto tutti), Gmor ha possibilità analoghe fra gli orchi e Sera deve fare i conti con la menomazione alla gamba subita in battaglia.
Ma al di là di quello che accade in quest'albo, è inevitabile pensare a tutta la saga e qui, purtroppo, c'è qualche nota dolente.
Non voglio fare il disfattista e quindi ci tengo a premettere che, da amante del fantasy e amante dei fumetti, Dragonero è e resta "grasso che cola", tuttavia proprio ciò che avrebbe dovuto essere il grande evento di questa serie ha presentato alcune crepe.
Non so, forse a volte sono le aspettative a fregarci. E qui di aspettative ce n'erano state tante. La guerra era stata annunciata e preparata da tanto tempo e da tanto tempo gli autori avevano lasciato intendere che avremmo assistito a morti illustri e sconvolgimenti del fumetto, tra l'altro tutte profonde novità per la famiglia Bonelli.
Inoltre la guerra era stata introdotta con una rivelazione non da poco: mentre gli elfi neri se ne stavano andando dall'Erondar, il primo imperatore li aveva attaccati, tentando un vero e proprio genocidio. E quindi avevamo un cattivo (in questo caso non un personaggio, ma un vero e proprio popolo) con delle motivazioni anche condivisibili. Avevamo una guerra fantasy, ma vera, senza buoni e cattivi, con sole vittime.
Il problema è che tutto questo ha finito per sgonfiarsi.
Proprio l'avversario è stato la prima delusione.
Senza alcun approfondimento, gli elfi neri sono diventati i cattivi per antonomasia, con le tre regine (non ho ancora capito perché debbano essere sempre tre) di una malvagità quasi fine a se stessa. Un esercito invasore che alla fine esiste solo per consentire ai protagonisti di compiere gesta eroiche, lasciando cadere nel nulla ciò che era più importante: le motivazioni della guerra! Questa, purtroppo, in un'ambientazione così curata, alla fine si è rivelata una pecca.
Poi c'è stata la questione delle morti illustri.
Effettivamente in questi albi sono morti parecchi personaggi, ma... non erano personaggi importanti! Dragonero si è rivelato nel tempo una serie poco corale, molto meno di quanto potesse sembrare all'inizio. Gli scout ci furono presentati nel numero 5, nell'ottobre 2013, ma da allora sono comparsi col contagocce, non permettendo al lettore di conoscerli. Veder morire il capo degli scout non mi ha sconvolto, perché l'abbiamo trovato sugli albi appena due o tre volte senza ruoli particolarmente significativi. Posso capire che questa morte sia sconvolgente per i personaggi, ma... non per i lettori! Capisco la volontà di non far morire nessuno dei personaggi principali, cosa abbastanza normale in in un fumetto seriale, ma se il lettore deve soffrire per una perdita, occorre lavorarci prima. E così è stato per la maggior parte delle morti "illustri". La perdita della gamba di Sera è stata un colpo emotivamente molto più forte di tutte le morti "illustri" messe insieme.
Che poi questa storia della menomazione di Sera poteva generare sviluppi di trama notevoli e, invece, con un barbatrucco dell'ultimo albo si è risolto tutto o quasi.
E poi c'è il nuovo corso del fumetto.
Gli scout non sono più gli stessi.
O quasi.
O più o meno.
Cioè, sì, insomma, ci saranno dei cambiamenti e un nuovo capo, ma alla fine...
L'impero si sta sfaldando, ci sono rovine ovunque, la foresta primordiale si sta sviluppando nessuno sa come, ma... le avventure dei tre protagonisti saranno più o meno sempre le stesse. O almeno così pare. Comunque sarò felice di essere smentito.
A questo si uniscono altre perplessità, come la strategia militare delle Regine Nere, che sembra fatta apposta per perdere la guerra, il principe che diventa un personaggio completamente diverso da come era stato presentato, trasformando in una trama morta quella caratterizzazione iniziale che era stata fatta e che poteva portare a sviluppi anche validi, gli elfi neri che dopo la sconfitta sono... scomparsi, ci sono stati grandi assenti, come i maghi dell'esercito (fra l'altro inseriti proprio all'altimo, nello speciale uscito durante la saga), ecc.
Cosa resta?
Sicuramente delle storie nella storia raccontate egregiamente. Degli episodi, come quello del fratello di Ian e di tutti i ritornanti (che purtroppo è una trama abbandonata da cinque anni), tanto per fare un esempio, ma ce ne sono molti altri, che lasciano certamente il segno. Restano delle trame e delle sottotrame che si sono aperte con questa saga che hanno le carte in regola per portare a sviluppi molto validi.
Resta anche un parco disegnatori che già è uno dei migliori in Italia (e forse non solo!) e che ha prodotto delle tavole veramente eccezionali.
Dall'esterno sembra quasi (ma potrei aver preso una cantonata) che ci sia stata una correzione in corsa, chissà per quali motivi, col risultato di aver portato a un'occasione persa.
Vediamo cosa ci riserverà il futuro, già a partire dal mese prossimo
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