Eccoci finalmente alla fine di questa lunghissima saga. Dopo ben quattordici romanzi e un prologo (che prima o poi leggerò), la lunghissima e articolatissima trama de La Ruota del Tempo giunge alla conclusione. Saga con la quale Robert Jordan ha sfidato persino la morte, riuscendo comunque ad arrivare alla conclusione, grazie alla collaborazione di Brandon Sanderson, che ha messo mano agli appunti lasciati dal compianto scrittore di Charleston.
Come sempre il romanzo, quasi 1200 pagine, parte con un lungo prologo. Non uno dei più lunghi, ma sempre piuttosto corposo. Questa volta il prologo vede protagonisti parecchi personaggi, sia secondari, come spesso succede, sia anche personaggi importanti. Ed è proprio nel prologo che assistiamo alla battaglia di Caemlyn, invasa da orde interminabili di Trolloc.
Mentre tutte le forze della Luce si radunano per ascoltare le parole e i piani del Drago Rinato Rand al'Thor presso la Piana di Merrilor, il Tenebroso ha fra le sue file un nuovo prescelto, nientemeno che Mazrim Taim. Sì, è un piccolo spoiler, ma ormai si era capito da che parte stava il M'Hael della Torre Nera.