martedì 7 agosto 2018

Pianeta di sangue - Dampyr n. 221

Eccola qua l'ennesima puntata del lungo scontro fra Harlan e il conte Von Henzig. Dopo gli albi in solitaria o quasi dedicati prima a Kurjak, poi a Tesla, con tanto di strascichi e timori per la salute del primo e la presunta morte della seconda, finalmente possiamo assistere allo scontro Harlan-Henzig.

Presente in questa trama anche Ljuba, per quanto ricopra solamente il ruolo di bella da salvare (chissà se anche nel suo caso quanto letto nel Libro del tempo perduto avrà un fondo di verità...) e un'affascinante ospite finale che non posso rivelare per non fare spoiler.
Ancora una volta gli autori di Dampyr vanno a cercare episodi storici veramente accaduti, per poi riscriverli in chiave dampyresca, fedeli a quello che ormai da anni è diventato lo stile caratteristico della testata.
Come spesso accade, quindi, Dampyr si rivela un prodotto in grado di far conoscere al lettore episodi storici reali, al netto della riscrittura, ovviamente. Questa è la volta di Le Prince, semisconosciuto francese, forse inventore del cinema, prima dei fratelli Lumiere e di Edison, misteriosamente scomparso durante un viaggio in treno.
Devo fare i complimenti agli autori per l'invenzione del personaggio di Henzig. Questa serie ha a volte dovuto affrontare un doppio problema. Da un lato abbiamo conosciuto innumerevoli Maestri da un albo e via. Potenziali villain anche interessanti bruciati nel breve finale dello stesso albo in cui sono stati presentati. Dall'altro abbiamo avversari ricorrenti, come Nergal o Marsden, defunto il primo e intrappolato in una strana situazione il secondo, che alla lunga, soprattutto il primo, sono diventati quasi ridicoli, a causa degli indegni finali dei loro improbabili piani, per esigenze di trama.
Si sentiva la necessità di un maestro che potesse diventare un potente avversario ricorrente ed Henzig soddisfa questo bisogno. Certo, anche i suoi piani risultano a volte fin troppo improbabili, ma tutte le volte che l'abbiamo visto in azione, la trama dell'albo ne ha beneficiato eccome.
Credo che Henzig possa prendere tranquillamente il posto di Nergal, superando anche il Maestro che l'ha preceduto. Tra l'altro questo strambo villain permette anche di rivedere e riscrivere un buon personaggio come Musuraka, il Maestro registra potenzialmente interessante, ma precocemente sacrificato.
L'ospite finale, che non rivelerò, contribuisce a rendere sempre più serrata la continuity, tanto che a volte sarebbe necessario prendere appunti per non perdersi.
Bravo quindi Giusfredi a delineare questa trama e anche Fortunato, coi suoi disegni onirici, che evolvono nel tempo e sempre più si dimostrano adatti per questa serie.
Certo, se in alcune circostanze Henzig parlasse di meno e agisse di più, lo scontro con Harlan l'avrebbe già vinto. In ogni caso ci salva come sempre la sospensione dell'incredulità.
Albo quindi più che promosso!

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