Nell'immaginario collettivo, soprattutto quello di un certo cinema un po' datato, i dinosauri sono delle creature mostruose che, se dovessero incontrare degli esseri umani, sarebbero per la nostra specie una minaccia quasi inaffrontabile.
Più volte al cinema abbiamo assistito allo scontro esseri umani vs dinosauri e la serie di film di Jurassic Park ha fatto storia. Mi è già capitato di parlare di Jurassic World in passato, quarto capitolo della serie, nonché requel della stessa.
Nel caso della serie cinematografica inventata niente meno che da Steven Spielberg i dinosauri, lo sappiamo tutti, venivano ricreati ai giorni nostri. Non mancano nel cinema e nella letteratura i casi di viaggi nel passato in cui i dinosauri sono semplicemente a casa loro e qualcuno li va a trovare e disturbare.
Vediamo cos'hanno combinato Scott Beck e Bryan Woods, che sono non solo registi di 65 - Fuga dalla Terra, ma anche autori del soggetto, della sceneggiatura e addirittura figurano fra i produttori.
Non li conosco, ma mi auguro che non abbiano più di 10 anni, perché diversamente non più spiego come possa essere stato scritto, ai giorni nostri, un film come questo.
Partiamo dal prologo.
Mills (Adam Driver) vive con la sua famiglia, la moglie Alya (Nika King) e la figlia Nevine (Chloe Coleman) sul pianeta Somaris (ma dai!). Di lavoro fa il pilota di navi spaziali e sta salutando moglie e figlia, perché dovrà partire. Siccome i viaggi nello spazio durano tanto, per un po' non lo potranno più vedere. Sì sa anche che Nevine è malata e il viaggio di Mills servirà per far avere alla famiglia i soldi necessari per le cure. E al ritorno il padre spera di ritrovare la figlia sana.
Durante il viaggio, mentre il pilota sta riposando, tanto c'è il pilota automatico e i passeggeri sono in una stasi criogenica o una di quelle robe lì, l'astronave passa in mezzo a degli asteroidi che non erano stati previsti, né visti, subisce dei danni e cade su un pianeta che si trova lì vicino.
Il pianeta è la Terra, 65 milioni di anni fa con tanto di dinosauri e compagnia bella e gli unici sopravvissuti, Mills e una bambina di 9 anni, Koa (Ariana Greenblatt) dovranno trovare il modo di non lasciarci le penne e possibilmente anche andarsene sani e salvi.
Perché dico che gli sceneggiatori avranno al massimo 10 anni?
ATTENZIONE! Da qui in poi ci sono degli spoiler.
Intanto chi ha scritto la trama non ha nessuna conoscenza di astrofisica e di film di fantascienza recenti ne ha visti pochi. Non dico Interstellar, che è molto rigoroso, ma nemmeno, che so, Passengers o The Martian. Un ipotetico veicolo spaziale che si sposta da una stella a un'altra impiegherebbe decine e decine di anni o anche di più, dato che le stelle più vicine a noi distano più di 4 anni luce e noi alla velocità della luce non ci possiamo arrivare e nemmeno ci andiamo vicini. In pratica, se dalla Terra volessimo raggiungere la stella più vicina al Sole e potessimo andare alla velocità della luce (cosa impossibile), impiegheremmo più di 4 anni. Alpha Centauri dista 4,4 anni luce da noi. Significa quasi 42 trilioni di chilometri ossia 42 mila miliardi di chilometri. Al momento il veicolo spaziale umano più veloce è la sonda Parker Solar Probe, che dovrebbe aver raggiunto i 689.760 km/h il 24 dicembre scorso, nella sua ventiduesima orbita, in cui ha ulteriormente avvicinato il suo perielio al Sole. A quella velocità arriverebbe su Alpha Centauri fra 6.950 anni! Perché così tanto? Perché la luce è molto molto più veloce, quasi 300 mila m/s, 1 miliardo di chilometri all'ora. Anche ipotizzando velocità molto elevate, al momento irrealistiche, si tratterebbe di tempi molto lunghi, non compatibili con la vita umana. Senza ipotizzate viaggi nell'iperspazio o cose simili (che mi pare non vengano fatte nemmeno nel film) le distanze sono troppo grandi. I tempi ipotizzati dalla trama andrebbero bene al massimo per un viaggio verso i pianeti più vicini del Sistema Solare, non per dei viaggi interstellari! Quindi no, c'è qualcosa nei conti di Scott Beck e Bryan Woods che non torna.
Poi questi alieni che vengono dal pianeta Somaris sono in tutto e per tutto uguali a noi, cosa che dai, è praticamente impossibile. Che probabilità ci potrà mai essere che una specie che si è evoluta su un pianeta abitabile simile sì alla Terra, ma comunque diverso, sia identica a noi e abbia la faccia di Adam Driver? E non si prova neanche a dire che noi siamo i loro discendenti, che sarebbe stata, al massimo, la soluzione. Soluzione che però non viene proposta.
Poi c'è il pilota automatico peggiore di tutte le astronavi di tutti i film di fantascienza. Come ha fatto a non accorgersi che stava passando in mezzo agli asteroidi? Ma che razza di pilota automatico è? Nemmeno le nostre auto a guida autonoma che si stanno diffondendo farebbero un errore del genere. Sapendo poi che in mezzo agli asteroidi, come scopriremo verso la fine del film, c'è pure il fratello maggiore, l'asteroide che ha fatto estinguere i dinosauri, come ha fatto a non rilevarli?! Vatti te a fidare dei piloti automatici!
Lasciamo stare che Mills e Koa sono arrivati sul pianeta Terra giusto il giorno prima della caduta del suddetto asteroide. Ma quella è solo sfiga. Ci sarebbe poi la questione della probabilità. Cioè lo spazio, fra una stella e l'altra, è sostanzialmente vuoto. Ipotizzando che la rotta dell'astronave di Mills non l'abbia decisa un cretino, perché passare così vicino a un pianeta?
C'è anche il fatto che Mills ha perso la figlia (sì, è uno spoiler, ma l'ho detto che qui ci sono e se siete arrivati qui senza aver visto il film avete commesso un errore, ma avevo avvisato) e guarda caso, l'unica sopravvissuta oltre a Mills è proprio una bambina... Ma che forzatura è? Che poi bastava che Mills, per avere i soldi per salvare la figlia avesse accettato di fare un viaggio interstellare che gli avrebbe impedito di vederla (e si poteva salvare o non salvare, comunque lui non l'avrebbe più vista). Dai su, Scott Beck e Bryan Woods, bastava un po' d'impegno. Fra l'altro la capsula criogenica di Koa nell'impatto con gli asteroidi o con la superficie terrestre viene sbalzata via. Peccato che quando Mills la trova, sia ancora perfettamente funzionante. Che sia dotata di batteria autonoma? Vabbé, questo lo passiamo.
Poi ci sono i dinosauri. I dinosauri hanno calpestato il suolo del nostro pianeta per milioni di anni, 165 in tutto e in quei milioni di anni si sono evolute specie diverse. Non è che tutte le specie di dinosauri ci sono sempre state, in qualsiasi epoca, tutte contemporaneamente. Alcuni di quelli che si vedono nel film in realtà non si sono mai incontrati e si sono mancati per migliaia e migliaia di anni! Altro errore che si poteva evitare.
Oltretutto la Terra come la vediamo nel film 65 milioni di anni fa doveva essere proprio inospitale, dato che era abitata da dinosauri (e anche insetti) esclusivamente carnivori che non vedevano l'ora di attaccare e aggredire qualsiasi cosa si muovesse e si trovavano sul pianeta in una densità assurda e illogica. Se io passeggio in un luogo selvaggio posso non incontrare animali per ore o posso non incontrarne proprio. Mills e Koa, invece, si imbattono continuamente in ogni tipo di creatura. E fra l'altro tutte non aspettano altro che farli fuori. Se i dinosauri non si fossero estinti a causa del meteorite, si sarebbero estinti uccidendosi fra di loro!
E poi la scienza che studia i dinosauri, la paleontologia (che non studia per la verità solo i dinosauri, ma tutti i fossili e l'evoluzione dei viventi), negli anni un po' di cose ce le ha insegnate. E fra queste c'è il fatto che i dinosauri iconici, quelli che sono anche nei giocattoli di plastica dei bambini, non sono realistici. I dinosauri veri avevano un aspetto in alcuni casi anche molto diverso, erano probabilmente molto colorati e molti di loro erano anche ricoperti di piume. Tanto per fare qualche esempio. E invece qui i dinosauri sono stati inseriti e realizzati molto bene, ma il loro aspetto è sbagliato.
In una cosa forse viene da dire che gli "umani" di 65 - Fuga dalla Terra non sono proprio umani. Mills prende tante di quelle botte che un essere umano normale sarebbe morto più volte. E invece alla fine si alza sempre e dopo un po' sembra essersi completamente ripreso. Purtroppo temo che questo non sia un modo per cercare di renderlo alieno, ma sia solo l'ennesimo errore.
Passi la sospensione dell'incredulità, senza la quale la maggior parte delle storie di fantasia non reggerebbero, ma qui siamo oltre. Anche perché la maggior parte delle incongruenze che ho rilevato erano a conti fatti risolvibili senza neanche sforzarsi troppo. Non è che basta prendere Adam Driver per cancellare tutti i problemi. L'attore di San Diego ci prova pure, ma non può fare i miracoli. Fra l'altro questo è un film che sembra essere interessato a esplorare i suoi aspetti thriller, ma poi ci infila qualche scenetta quasi comica che non ci sta nemmeno.
Di solito sono molto tenero nei commenti, ma questa volta non lo consiglio proprio.
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