giovedì 2 dicembre 2021

The old guard



The old guard è un film di Gina Prince-Bythewood tratto dall'omonimo fumetto della Image Comics prodotto nel 2019 subito prima dell'arrivo della pandemia Covid e distribuito solo su Netflix a partire da luglio 2020 che ha avuto un discreto successo, dimostrando che il cinema o, almeno una parte di esso, è riuscito ad adattarsi rapidamente al nuovo mondo generato dalla pandemia.
Al centro delle vicende della trama, sia del fumetto, sia della pellicola, c'è un gruppo di soldati immortali che vivono da secoli e in alcuni casi da millenni, capeggiati nientemeno che da Andromaca (Charlize Theron). Sì, proprio lei, la moglie di Ettore che abbiamo conosciuto tutti nell'Iliade.
Fanno parte del gruppo anche Niccolò di Genova (Luca Marinelli) e Yusuf Al-Kaysani (Marwan Kenzari), due soldati che si sono incontrati e sfidati su fronti opposti alle crociate e hanno finito per diventare amanti e Sebastien le Livre (Matthias Schoenaerts), ex soldato dell'esercito napoleonico, cui si aggiunge, proprio durante le vicende narrate nella pellicola, Nile Freeman (Kiki Layne), giovane caporale dei Marines in Afghanistan. Hanno fatto parte del gruppo anche Lycon, primo immortale a perdere i poteri e a morire e Quynh, la seconda immortale dopo Andromaca, oggi dispersa.

Cosa fanno questi addestratissimi ed espertissimi soldati che non possono morire? Compiono missioni di vario genere in giro per il mondo al soldo di committenti vari, ma diciamo che si identificano per lo più come "i buoni" e persone che "operano per il bene", anche se la cosa non è del tutto, volutamente, approfondita.

La capacità rigeneranti di questi esseri umani interessanto parecchio a Steven Merrick (Harry Melling), giovane magnate senza scrupoli dell'omonima industria farmaceutica che li vuole catturare per studiarli e inventare una qualche nuova e miracolosa cura da poter vendere al resto del mondo. E diciamo che Steven diventa in pratica il villain della pellicola.

Attenzione, però! Non aspettatevi di vedere un film dedicato alle missioni svolte da questo gruppo di supersoldati immortali (o quasi), perché quelle si possono solo intuire. In realtà la pellicola si sviluppa su una trama compeltamente diversa, dato che i supersoldati dovranno cercare più che altro di non diventare le cavie da laboratorio della casa farmaceutica Merrick.

Basta, che ho detto anche troppo.

Alla fine come va?

C'è chi se la cava meglio e chi peggio. Charlize Theron come sempre prende la scena, anche perché il film gira più che altro attorno a lei (anche se, devo essere sincero, questo suo personaggio da supereroina inizia un po' a stancarmi e mi sembra che la stia imprigionando in un cliché che ormai ha dato), mentre per gli altri ci sono alti e bassi. Mi delude particolarmente Luca Marinelli. L'attore romano ha messo in fila fino ad oggi delle ottime prestazioni, intense e spesso fuori dalle righe, ma va a fallire di fronte alla sua prima occasione hollywoodiana. Di certo non aiutato da un personaggio che si muove in una sceneggiatura che non lo esalta particolarmente. Ma in ogni caso è proprio la recitazione che mi è parsa non all'altezza, come se Marinelli avesse avuto quel timore reverenziale che non gli ha permesso di sciogliersi come sa fare lui.

Nel complesso The olg guard diverte per le scene d'azione che sono fatte complessivamente abbastanza bene, ma senza strafare e, soprattutto, senza farci vedere nulla di realmente mirabolante. Perché sì, se un film del genere fosse uscito vent'anni fa, forse ci avrebbe fatto aprire la bocca per lo stupore, ma oggi, con tutte le pellicole cinecomics che sono uscite, a partire dai Marvel, ma non solo, siamo abituati a vedere di tutto e di più e alla fine cinque soldati che sparano non è che ci fanno strappare i capelli. Ma, soprattutto, The old guard ha trama che sì, non è malissimo, ma se devo dire che mi abbia fatto incollare allo schermo... proprio no! E così le oltre due ore di film trascorrono anche piacevolmente per una pellicola leggera come questa, ma senza lasciare più di tanto.
 
Da vedere?

Sì, se siete appassionati di film di questo tipo, ma senza troppe pretese.

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