domenica 29 maggio 2022

Dark - Stagione 3

 

Finalmente la complessissima saga di Dark arriva a conclusione con gli ultimi 8 episodi della terza stagione. Spesso capita che le serie tv vengano prodotte una stagione alla volta, con il finanziamento per la stagione successiva che viene approvato in base al successo di quella trasmessa e quindi spesso le nuove stagioni vengono scritte solo se finanziate, cosa che non si sposa bene con le esigenze di trama. In questo caso, invece, non so quanto i due ideatori, i coniugi Baran bo Odar e Jantje Friese, il primo anche regista e la seconda sceneggiatrice abbiano pensato a tutta la trama nei dettagli, ma pare evidente come Dark nasca per essere un progetto a termine. E questo, se vogliamo, è un bene, perché non vedremo più le vicende di Jonas, Martha, Adam, Eva e tutti gli altri, ma sappiamo di aver assistito a un'opera che non nasce per assecondare i desideri del momento del pubblico e che non si trascina in un lento decadimento, ma che è un'opera fatta e finita.

Detto questo, il caos temporale generato dalle precedenti due stagioni era tale per cui sembrava titanica l'impresa della terza stagione che avrebbe avuto il compito di trovare un posto per tutti i tasselli del complesso puzzle di Winden.

E così è stato!

Ma andiamo con ordine, perché la recensione di questa terza stagione sarà anche un po' la recensione di tutta la serie, che, al termine della seconda stagione buttava altra carne al fuoco, inserendo anche le dimensioni parallele, fornendo una nuova chiave di lettura a tutto il castello ideato da Baran bo Odar e Jantje Friese, che troverà spiegazione solo alla fine della terza stagione e che sarà chiaro (forse) solo al termine dell'ultima puntata. Dark, infatti, ci aveva lasciato con Adam, che ormai sappiamo essere Jonas del futuro che uccideva Martha, ma con la stessa Martha, proveniente da un'altra dimensione, che compariva all'improvviso per salvare Jonas dalla reazione originatasi nella centrale nucleare. E quindi il complesso sistema dei viaggi nel tempo di questa serie si andava ad arricchire e fondere col tema delle dimensioni parallele. Attenzione, però, perché qui le dimensioni parallele non vengono introdotte come possibile soluzione ai paradossi dei viaggi nel tempo, ma sono strettamente funzionali alla trama stessa e a quello che verrà narrato in queste nuove 8 puntate. Anzi, se proprio vogliamo essere pignoli, la dimensione parallela non solo non è una soluzione dei paradossi temporali, ma è essa stessa fonte di un paradosso. Più avanti lo vediamo.

Le puntate di questa nuova stagione non si soffermano tanto a descriverci la Winden e i suoi abitanti della dimensione parallela, dove tutto è simile, ma non uguale, anche perché questo avrebbe ulteriormente complicato il tutto, ma introducono dei risvolti inaspettati e una nuova chiave di lettura dell'intera serie. Attenzione però, una nuova chiave di lettura che fino a un certo punto, diciamo fino alla sesta puntata compresa, sembra essere un'ulteriore complicazione. Poi nella settima vedremo come tutti i tasselli andranno al loro posto e nell'incredibile ultima puntata la chiave di lettura fornirà la risposta definitiva.

Le tanto attese spiegazioni arriveranno? Sì, arriveranno, ogni tassello del puzzle andrà appunto al suo posto, dimostrando che bo Odar e Friese hanno lavorato di fino, ma non aspettatevi che tutto sia chiaro dall'inizio, anzi! I pezzi del puzzel andranno tutti al loro posto, ma sono ormai talmente tanti da rendere difficoltoso riuscire comunque a capire il disegno finale. Che, si badi bene, è ben più incredibile di quanto si potrebbe pensare. Quali sono le reali motivazioni dei personaggi? Quali sono le motivazioni di un singolo personaggio in periodi diversi della sua vita? Perché certi personaggi cambiano radicalmente le proprie azioni? Chi manovra chi? Anche perché spesso è uno stesso personaggio a manovrare il sé stesso del passato! Tutte queste domande resteranno fino alla fine. Fino, appunto, a quella rilettura finale dell'intera serie.

Alla sesta puntata, ad esempio, molti tasselli verranno messi a posto (e nella settima ancora di più!), ma devo dire che alla fine risulta una delle puntate più complesse in assoluto (e la settima è ancora peggio), anche perché quando vediamo un personaggio non sappiamo più in quale tempo sia (dato che potrebbe aver fatto più viaggi nel tempo e non essere nel suo tempo originario), ma non sappiamo nemmeno quale versione sia, se quella di una dimensione o dell'altra! E a un certo punto Eva (chi è Eva? Non ve lo dico, guardatevi la serie!) cita anche il principio della correlazione quantistica che... esiste realmente! Se i viaggi nel tempo hanno dei risvolti scientifici, i risvolti li hanno anche le dimensioni parallele! Senza spingere così forte nella fantascienza, guardatevi l'entanglement quantistico. E nel 2019 è pure stato fotografato! Nella settima punta ci viene pure spiegato in maniera piuttosto semplice l'esperimento di Schroedinger e quello che è diventato famoso come il Paradosso del gatto di Schroedinger. L'esperimento del premio Nobel austriaco è in realtà solamente mentale e con esso Schroedinger applica a una dimensione macroscopica i principi della meccanica quantistica applicati invece alla dimensione microscopica. Ad esempio, un atomo di un elemento radioattivo può decadere emettendo radiazioni e trasformandosi in un altro elemento. Ciascun isotopo radioattivo ha un suo tempo di decadimento. Ora supponiamo di avere una modesta quantità di un certo isotopo radioattivo, tale per cui in un ora la probabilità che un atomo decada e che non decada è la stessa. Questa sostanza viene messa in una scatola chiusa con a fianco un contatore Geiger. Se l'atomo decade, il contatore lo rileva e attiva un martelletto che a sua volta va a rompere una fiala di vetro contenente cianuro. Dato che dentro alla scatola c'è anche un gatto, se l'atomo decade, il gatto muore avvelenato dal cianuro, ma se l'atomo non decade, il gatto dopo un'ora è ancora vivo. Ma noi non lo sappiamo, perché la scatola è chiusa! Noi sappiamo solo che c'è un'uguale probabilità che il gatto sia vivo e che sia morto e, in pratica, dopo un'ora il gatto è in egual misura sia vivo, sia morto! E come se esistessero due dimensioni, che sono sovrapposte finché inizia l'esperimento e si sdoppiano nell'istante in cui si apre la scatola. Noi vediamo solo il gatto vivo o morto, perché facciamo porte di una delle due dimensioni. Questa, almeno, è "l'interpretazione a molti mondi" della meccanica quantistica formulata da più fisici. E tutto questo è stato messo in una serie TV!!!

Parlando di Dark è inevitabile parlare di bing watching. Quando non esistevano ancora le piattaforme di streaming, le serie tv erano trasmesse sui normali canali televisivi, con frequenze molto dilatate, anche una puntata a settimana. Basti pensare a due serie iconiche, Twin Peaks, andata in onda a partire dal 1990 (in Italia nel 1991) e X-Files dal 1993 (1994 in Italia). Ma se X-Files aveva episodi spesso a sé stanti (almeno all'inizio), Twin Peaks narrava una storia unica, ricca di misteri. Oggi sembra impossibile pensare di guardare una serie con tempi così dilatati, perché le piattaforme di streaming hanno permesso di visualizzare ciò che si vuole quando si vuole, per cui anche il rapporto con le serie è cambiato drasticamente. Se lo spettatore ha tempo può guardare più episodi della stessa serie nella stessa giornata e concludere un'intera stagione in pochi giorni. Il bing wathcing in senso stretto prevede la visione di numerose puntate della stessa serie anche per parecchie ore consecutive. Con tutte le conseguenze negative che ciò può avere, ovviamente, dato che iniziano a esserci le persone dipendenti da serie.

Ma non divaghiamo. Dark è una serie che si presta particolarmente per il bing watching, dato che se trascorre troppo tempo fra la visione di una puntata e quella successiva può diventare complesso ricordare tutti i collegamenti. Tanto è vero che alcuni non hanno completato la visione proprio per queste difficoltà. Chi ha iniziato a vedere, ad esempio, la serie quando è uscita la seconda stagione, ha visto le prime due magari proprio in una modalità di bing whatching e ha dovuto attendere un anno per vedere la terza, cosa che, con una trama del genere, è praticamente impossibile.

Il regista non manca di aiutare lo spettatore nella visione, inserendo una sorta di suggerimenti, ma spesso è ugualmente difficile capire chi abbiamo davanti.

E poi la pignoleria dei creatori di questa serie è quasi maniacale. Nella dimensione parallela che si vede nella terza stagione tutto è a specchio. Ad esempio nella casa di Jonas le scale sono dalla parte opposta. Così come il rampicante che vediamo fuori dalla casa. Qualcuno forse noterà anche un'anomalia nel graffio in faccia a Martha (non descrivo né la causa, né altro, ma sto parlando della Martha dell'altra dimensione che vediamo alla fine delle seconda stagione e che ha un graffietto sotto a un occhio). Ogni tanto quel graffietto è a sinistra e ogni tanto è a destra. Come mai? Quando la vediamo nella dimensione di Jonas è a destra (per chi la guarda), ma nella sua dimensione è a sinistra. E anche la borsa che porta a tracolla, quando cambia dimensione si sposta da una spalla all'altra. Proprio come se il passaggio facesse passare un'immagine riflessa!

Questa è una serie che trasuda da ogni poro la teoria filosofica dell'eterno ritorno di Nietzsche e tutti i personaggi, per buona parte della loro vita, in un modo o nell'altro, volontariamente o meno, non faranno altro che agire per conservare questo ciclico ripetersi della loro vita. Anche quando non lo vorranno fare, come se fossero tutti impotenti di fronte al proprio destino, già scritto in questo meccanismo perverso del principio di predestinazione nel quale sono ormai sprofondati.

Di fondamentale importanza sono anche le musiche, che arricchiscono e completano ulteriormente l'opera finale, che raggiunge vette elevatissime per essere solo una serie TV. Alla fine Dark non riceverà mai i consensi di Stranger Things, perché certamente non ne ha la portata commerciale, né lo stile scanzonato, ma direi che la supera ampiamente.

Se siete appassionati dei viaggi nel tempo, non potete non guardarla!

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