Chissà se da quel primo romanzo, La Leggenda dei Drenai, David Gemmell avesse già programmato la scrittura di più romanzi fino a comporre un ampio ciclo narrativo. Era il 1984 e già l'anno dopo pubblicò Le spade dei Drenai, per poi dare alle stampe, nel 1983, questo terzo romanzo, Waylander dei Drenai. Data le breve distanza l'uno dall'altro verrebbe da dire di sì. I tre romanzi si svolgono in tempi diversi e sono anche bizzarre le scelte fatte da Gemmell per pubblicarli. Mente il primo era dedicato a una delle più importati figure della storia di questo popolo, i Drenai, ma si soffermava sugli ultimi episodi della sua vita, senza che nulla fosse stato raccontato del suo passato e di ciò che lo aveva reso celebre, il secondo si svolgeva cento anni dopo, con protagonisti dei nuovi personaggi. Con questo terzo romanzo, invece, Gemmell ha deciso di andare nel passato, ma non per raccontare la vita di Druss, protagonista del primo, quanto piuttosto per introdurre uno nuovo importante personaggio, Waylander, vissuto molto tempo prima della Leggenda.
Un po' di trama.
Il regno dei Drenai, che nei successivi romanzi sappiamo essere diventato un impero, non sta attraversando un buon periodo. Il re guerriero Orien ormai ha abdicato e il figlio, Niallad, dopo aver in pratica disarmato il suo regno, è stato misteriosamente assassinato. Il reame è quindi caduto nel caos e ne ha approfittato il vicino regno di Vagria, intenzionato a conquistare brutalmente tutte le terre dei Drenai, con l'aiuto della Confraternita Oscura, una sorte di preti malvagi.
Quando sembra che gli ultimi resistenti stiano per capitolare, al più improbabile dei personaggi che avrebbero potuto avere parte in causa, viene affidato il compito di recuperare la leggendaria armatura di Orien, l'Armatura di Bronzo che i lettori della saga già conoscono. Questi è Waylander l'Assassino. Waylander è infatti un guerriero prezzolato che si troverà incredibilmente e casualmente a lottare per salvare il regno, affiancato dal Prete della Fonte Dardalion che a sua volta avrà un ruolo fondamentale nell'intera saga.
La scrittura di Gemmell si è raffinata e non è più quella brutale del primo romanzo, anche se rimane molto dura. Anche questa volta è un corso una guerra e Gemmell non disdegna a raccontare quanto sia facile morire in guerra. Ma la brutalità di Gemmell non riguarda solamente i contenuti, ma anche la forma, tanto che questo modo di scrivere, forse all'inizio un po' ostico, è andato perfezionandosi ed è diventato già da questo romanzo una sorta di tratto distintivo dello scritto britannico.
Le vicende riguardano all'inizio quasi esclusivamente Waylander e alcuni personaggi da lui incontrati. Waylander, così come i precedenti personaggi inventati di Gemmell è ancora una volta un combattente feroce e molto forte, ma ancora una volta Gemmell riesce a creare un personaggio nuovo e diverso dai precedenti. Quello però che non si discosta dalle precedenti opere è l'espediente. Ancora una volta i Drenai devono resistere a un assalto che è superiore alle loro capacità di resistenza e ancora una volta sono lì lì per capitolare, ma ancora una volta troveranno delle inaspettate risorse che li renderanno in grado di resistere. Ecco, per quanto questo romanzo si discosti in parte dai precedenti, restano purtroppo ancora quasi identici gli espedienti narrativi che hanno dato il via alla narrazione.
Una delle poche immagini di Waylander che si trovano in rete |
Strada facendo il numero di personaggi coinvolti tende ad aumentare e la narrazione non procede più con Waylander al centro, ma altri personaggi diventano via via sempre più importanti e alla fine il romanzo, che inizialmente sembrava costruito su un unico personaggio, diventa sempre più corale. La scelta funziona e il risultato è discreto, ma mi viene da dire che alcuni dei personaggi avrebbero necessitato di una caratterizzazione maggiore. In ogni caso Gemmell rende molto bene la diffusione del cambiamento che inizialmente ha coinvolto Waylander e Dardalion a tanti altri personaggi, che si troveranno a essere eroi senza rendersene praticamente conto. Saranno molti i personaggi con un passato discutibile che riusciranno a trovare, nel corso della trama, una redenzione.
Il ciclo prosegue e per ora un'eventuale fase di stanca, rischio di tutte le lunghe saghe, sembra ancora lontana.
Anche il terzo romanzo è promosso.
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