lunedì 27 marzo 2023

Era ora

  

Ehilà, un altro film italiano!

Andiamo subito alla trama, scrivendo il meno possibile, dato che questa pellicola di Alessandro Aronadio è appena uscita su Netflix.

Dante (Edoardo Leo) è un impiegato quarantenne di un'assicurazione che vive con Alice (Barbara Ronchi). I due sono innamoratissimi e tutto sembra procedere per il meglio, se non che Dante è uno che vuole fare tutto, anche quello che non ha il tempo di fare, e finisce per arrivare sempre tardi in tutto quello che sta facendo. Compresa la festa per il suo quarantesimo compleanno organizzata dalla moglie e dai suoi amici. Sa benissimo delle sue difficoltà, ma è convinto che se lavorerà abbastanza, riuscirà finalmente a quadagnare quel tempo che al momento non gli sembra di avere.

E così l'intensa giornata del quarantesimo compleanno finalmente termina, solo che Dante, al risveglio, il giorno dopo, scopre che è di nuovo il suo compleanno, ma quello dell'anno dopo! E' come se avesse fatto un viaggio nel tempo, ritrovandosi nel suo corpo dopo un anno, senza sapere cosa sia successo nel frattempo. E questa cosa gli succederà più e più volte nel corso dei 109 minuti della pellicola. Che, fra l'altro, se vivi solo il giorno del tuo compleanno, invecchi abbastanza in fretta... Ma non è questo il tema del film.

Perché avviene tutto questo?

Non si sa. Anche perché Era ora non è un film di fantascienza e non ha nessuna intenzione di mettersi a spiegare cosa stia accadendo al protagonista. Come accadeva anche in Ricomincio da capo, dove nessuno ci ha mai spiegato perché di punto in bianco Phil Connors abbia iniziato a ripetere infinite volte la sua giornata, dando il via a un genere che, malgrado i remake e le rivisitazioni, funziona ancora tutt'oggi. A dir la verità lo stesso Dante, in un dialogo stralunato con l'amico di sempre Valerio (Mario Sgueglia), dirà di aver fatto un viaggio nel tempo, anche se non gli è ben chiaro il come, né il perché e non risulterà nemmeno particolarmente convincente.

Ma, come abbiamo detto, Dante è convinto che, vivendo come vive, lavorando come un pazzo, un giorno riuscirà a guadagnare il tempo che gli manca. Con questi inaspettati viaggi nel tempo, invece, ha l'opportunità di rendersi conto della direzione che sta prendendo la sua vita a causa del suo modo di vivere. E non sarà una bella direzione.

Sono molti i temi affrontati dalla pellicola. Intanto la scelta, cui molti di noi sono tenuti a fare, fra la propria vita personale e la carriera. Dante a ogni compleanno, vedendo come si è ridotta la sua vita, vorrebbe aver fatto scelte diverse eppure si accorge che nei 364 giorni trascorsi di cui non ha memoria le sue scelte sono state ben altro. Ma Era ora ci parla in generale anche del tempo e delle cose che, non fatte, sono perdute per sempre. Una commedia romantica che, in fondo, si rivela parecchio malinconica. Ma, romanticismo e malinconia a parte, Era ora e il suo buffo protagonista ci fanno spesso ridere piacevolmente. Anche se in genere si tratta di risate amare, perché è come se, insieme a Dante, vivessimo questa opportunità che ha, una volta l'anno, di meditare su dove stia andando a finire la sua vita per rendersi conto, ogni volta, che la direzione non è quella voluta.

Era ora non è del tutto un film originale. E' tratto da una pellicola australiana del 2021, Come se non ci fosse un domani - Long story short, di Josh Lowson, anche se in quel caso il protagonista, più che saltare avanti nel tempo, vive in un modo accelerato che gli consente di vedere il suo futuro. Quindi Era ora è un po' una sorta di rivisitazione della pellicola di Lowson. Ma originalità a parte, Era ora si rivela al contempo una commedia frizzante e profonda, che riesce a far far sorridere e pensare.

Bravo Edoardo Leo, attore italiano con grandi potenzialità e molte pellicole spalle. Mi piacerebbe vederlo anche in altri tipi di pellicole, che ha pure fatto. Colpa mia non averle mai viste, prima o poi rimedio. Forse il successo più grande è arrivato quando ha vestito i panni di Pietro Zinni, il protagonista di Smetto quando voglio, ma poi non si è più fermato, dato che la pellicola di Sydney Sibilia è del 2014 e Leo da allora ha recitato in altre 22 pellicole, spesso da protagonista. Brava anche Barbara Ronchi nel ruolo di coprotagonista, che sinceramente non conoscevo. 

Un film italiano decisamente valido.

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