Dopo aver visto una serie di film comici sul tema zombie, volevo proprio aggiungere alla lista questa nuova opera di Jim Jarmusch, ma al momento dell'uscita nelle sale me lo sono perso e così finalmente sono riuscito a recuperare.
Attenzione, perché I morti non muoiono per quanto sia una commedia non è una pellicola sullo stile di Benvenuti a Zombiland, Manuale scout per l'apocalisse zombie o L'alba dei morti dementi. Qui la commedia assume molto spesso un tono più surreale.
Un po' di trama per cercare di capire in che direzione vada la pellicola di Jim Jarmusch.
Cliff Robertson (Bill Murray) e Ronnie Peterson (Adam Driver) sono rispettivamente il commissario e un'agente di polizia di una piccola cittadina rurale americana. Una di quelle in cui vive la gente strana che siamo abituati a vedere in molti film d'oltre oceano. Mentre i due stanno "indagando" sul presunto furto di un pollo denunciato da Frank Miller (Steve Buscemi) il quale ritiene sia opera dell'eremita Bob (Tom Waits), si rendono conto che, malgrado siano le 8 di sera, è ancora giorno e l'orologio e il cellulare hanno smesso di funzionare.
I due poliziotti, non troppo preccupati per quello che sta avvenendo, proseguono con le loro attività e nel frattempo, un po' come tutti i personaggi che un po' alla volta compariranno, sentono alla radio o alla televisione delle inquietanti notizie sul fatto che il pianeta Terra stia invertendo la sua rotazione.
E così anche quando finalmente il buio arriva, sembra non finire più e nel frattempo iniziano gli strani fenomeni, come i due morti viventi interpretati da Iggy Pop e Sara Driver che entrano in una tavola calda e uccidono le due commesse, una vecchia ubriacona che si risveglia dalla morte e via a seguire.
Con la progressiva invasione di zombie generati dalle anomalie della rotazione del pianeta Terra dovranno fare i conti tutti gli strambi personaggi della cittadina e anche un gruppo di fighetti di città intepretati da Selena Gomez, Austin Butler e Luka Sabbat capitati per caso in queste sperdute lande, nonché la stranissima nuova becchina, interpretata da Tilda Swinton.
Il simbolismo abbonda, un po' come in tutti i film di zombie e anche di più, anche se a volte sembra che a Jarmusch piaccia molto specchiarsi e fare il figo. Ma, a differenza dei soliti film di zombie, in questo caso a un certo punto la pellicola vira completamente sull'assurdo. Non solo sono assurdi i personaggi, ma proprio la trama prende strade impreviste e imprevedibili portando a uno sviluppo che fa del nonsense quansi la sua missione divina.
I morti non muoiono è una pellicola ricca di spunti di riflessione decisamente interessanti e anche molto validi ed è piena zeppa di attori più o meno di grido che fanno tutti un ottimo lavoro, dando vita in maniera perfetta a tutti gli strani personaggi ideati da Jarmusch, ideatore anche del soggetto e autore della sceneggiatura.
I morti non muoiono è anche una pellicola dove abbondano scenette più o meno comiche, ridicole o satiriche che riescono a strappare un sorriso.
Ma I morti non muoiono, purtroppo, ha anche qualcosa che non funziona come dovrebbe. Vanno benissimo le bizzarrie dei personaggi e i dialoghi stralunati fra i principali protagonisti, ma il film è di una lentezza disarmante. Lo abbiamo capito tutti che questo è un film di zombie che si discosta parecchio dagli standard, sia per quanto riguarda i tipici film thriller, sia per quanto riguarda le commedie zombesche come quelle citate all'inizio. Ma in un film di zombi che si rispetti un po' di tensione dovrebbe essere inevitabile e le scene un po' più concitate o d'azione non dovrebbero mancare. E invece in questo caso le scene di questo tipo si svolgono sempre con una lentezza inesorabile identica a quella che caratterizza l'intera pellicola quando, invece, avrebbero avuto la funzione di risollevare un po' un ritmo talmente lento da far sì che il film si accasci su se stesso.
C'è poi la questione delle trame morte. Va bene l'assurdo. E' una scelta e devo dire che è pure interessante e anomala e l'ho apprezzata. Ma da qualche parte bisognerà pur andare. E invece con I morti non muoiono non è così. Tutta la vicenda che riguarda la becchina è tanto assurda e volutamente fuori dai canoni, quanto fine a se stessa e del tutto slegata dal resto degli eventi, per quanto in alcuni casi Jarmusch cerchi di collegarla. Ancora più slegata è la vicenda dell'orfanotrofio (o carcere minorile, non ricordo bene). Qui assistiamo alle vicende di tre ragazzi che, come tutti, vengono investiti dall'apocalisse zombie, ma... non c'entrano proprio nulla col resto. Anzi, devo dire che a un certo punto Jarmusch si deve proprio essere dimenticato di loro, perché la loro trama finisce completamente nel nulla.
Peccato, perché tutto sommato l'idea del film di zombie assurdo poteva portare a risultati migliori.
Film particolarissimo ed affascinante, pur nella sua incomprensibilità (almeno per me). Io l'ho visto come una metafora della mediocrità umana, ma magari sbaglio.
RispondiEliminaHo scritto la recensione parecchio tempo dopo aver visto il film, perché anch'io non sono sicuro di averlo completamente compreso. Anch'io l'ho trovato affascinante nella sua particolarità, ma purtroppo talmente lento da essere esasperante e, soprattutto, largamente imperfetto, con le sue trame che, alla fine, per lo più sono tutte morte e finite nel nulla
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