lunedì 24 aprile 2023

I guardiani del destino e altri racconti

Se c'è uno scrittore che è stato ampiamente saccheggiato dal cinema, quello è sicuramente Philip K. Dick, che con la sua sterminata produzione è riuscito ad affrontare e ad approfondire i più interessanti temi della fantascienza. In questo blog abbiamo già parlato della Svastica sul sole, uno dei suoi indiscussi capolavori.

Questo volume in particolare contiene tutti racconti che poi sono stati trasposti sul grande schermo o comunque hanno ispirato sceneggiature. Il primo racconto, che dà il titolo anche all'antologia, scritto nel 1954, è I guardiani del destino, arrivato al cinema con lo stesso titolo nel 2011, vede fra gli interpreti Matt Damon ed Emily Blunt. Si prosegue poi con Next, scritto anch'esso nel 1954 ed arrivato al cinema nel 2007 con Nicolas Cage, Jessica Biel e Julianne Moore; I labirinti della memoria del 1953, arrivato al cinema nel 2003 col titolo Paycheck con Ben Affleck e Uma Thurman; Impostore, sempre del 1953, trasposto nel 2001 col titolo Impostor con Gary Sinise e Madeleine Stowe; Rapporto di minoranza del 1956, arrivato al cinema per opera di Steven Spielberg nel 2002 col titolo Minority report, con Tom Cruise e Colin Farrell (poi divenuto una serie TV nel 2015); Modello due del 1953, trasposto col titolo Screamers - Urla dallo spazio nel 1995 e Ricordiamo per voi del 1966, divenuto poi sul grande schermo il celebre Atto di forza del 1990 con Arnold Schwarzenegger e, nel 2012, Total recall - Atto di forza con Colin Farrell, Jessica Biel, Kate Beckinsale e Bill Nighy.

Insomma basta leggere i titoli per rendersi conto che Dick ha inventato o ispirato molta della fantascienza degli ultimi decenni. Senza dimenticare il mitico Blade runner del 1982 ispirato al racconto Il cacciatore di androidi del 1968! Ma ci sono anche altre opere di Dick che sono finite sul grande o sul piccolo schermo o che comunque hanno ispirato film più o meno celebri. E credo che il cinema continuerà ancora per parecchio tempo a "scaccheggiare" le opere di Dick.

Il primo racconto, I guardiani del destino, ci descrive la storia di Eddie Fretcher un impiegato che un giorno arriva casualmente tardi al lavoro e scopre che la realtà in cui vive è totalmente costruita e controllata da dei misteriosi guardiani.

In Next gli umani nel futuro cacciano, catturano e possibilmente eliminano i mutanti, finché il protagonista e la sua compagna s'imbattono in Cris, un ragazzo dalla pelle dorata, totalmente incapace di ragionare, ma con la capacità di predire il futuro che lo rende quindi inafferrabile. Cris dimostrerà di avere un altro inaspettato e utilissimo talento. Il racconto è stato tradotto anche coi titoli L'uomo dorato e Non saremo noi.

I labirinti della memoria è più lungo dei precedenti. Jennings, un brillante ingegnere elettronico, lavora per due anni per la misteriosa Rethrick Constructions, al termine dei quali gli viene cancellata la memoria e riceve un ingente compenso in denaro. Tuttavia quando Jennings va a riscuotere, scopre di aver scelto di rinunciare al denaro, in cambio di un sacchetto di stoffa contenente sette oggetti apparentemente inutili, scelti da lui stesso durante quei due anni. Che cos'è il progetto dell'artiglio temporale su cui ha lavorato per la Rethrick? Perché tutta questa segretezza? A cosa serviranno quegli oggetti?

Impostore inizia con l'impiegato Olham che saluta la moglie per andare al lavoro. Siamo nel futuro e il nostro pianeta è stato attaccato da una razza aliena. La guerra è in stallo e gli alieni hanno inviato sulla Terra un robot con le fattezze aliene con lo scopo di mimetizzarsi fra i terrestri. E i sospetti ricadono proprio su Olham.

Rapporto di minoranza vede il suo protagonista, John Anderton, coinvolto in un intrigo da cui è apparentemente impossibile uscire. Anderton ha inventato la Precrimine, un'organizzazione che, grazie alle visioni dei tre precog, riesce a prevedere i crimini che saranno commessi. Fino a quando viene previsto un omicidio che sarà commesso proprio da John!

Modello due si svolge durante una guerra nucleare futura fra Unione Sovietica (ricordiamo che è stato scritto nel 1953!) e Stati Uniti. Il conflitto, che vedeva inizialmente in vantaggio i sovietici, si è poi trasformato in una guerra di posizione che sta volgendo dalla parte degli americani, grazie all'invenzione degli Artigli, dei robot in grado di attaccare autonomamente e di autoripararsi e, a un certo punto, anche di autocostruirsi. Ma sei dei robot da guerra diventano autonomi, non è difficile immaginare cosa accadrà... Protagonista è il maggiore Hendricks, che dovrà incontrare i russi rimasti in un avamposto per negoziare la pace. O almeno, questo sarebbe il suo obiettivo, Artigli permettendo...

E per finire, Ricordiamo per voi, dove Douglas Quail è un impiegato terrestre che vorrebbe andare su Marte, ma non ha i soldi per farlo, né le autorità terrestri gli consentono il viaggio. Douglas si rivolge quindi alla Rikord, un'azienda specializzata nell'impiantare falsi ricordi. In questo modo non importa se sarà andato o meno su Marte, comunque ricorderà di averlo fatto. Durante l'impianto, però, i tecnici della Rikord scoprono che Douglas è veramente stato su Marte, ma la sua mente è stata manipolata e l'evento è stato cancellato.

Già da questi brevi riassunti salta all'occhio come Dick sia riuscito ad affrontare praticamente tutti i principali temi della fantascienza, fra l'altro con una capacità di scrivere storie che, pur avendo una sessantina d'anni, riescono ancora a essere assolutamente attuali. In alcuni casi qualcosa va corretto e oggi quelli storie, influenzate dal periodo in cui sono state scritte, dovrebbero essere un attimo riviste (come ad esempio in Modello due, dove assistiamo a una guerra nucleare fra USA e URSS, rischio che ai tempi era decisamente concreto. Oggi l'URSS non esiste più, ma l'attuale evoluzione del conflitto russo-ucraino, iniziato nel 2014, ma che sta toccando per ora il suo apice, con l'invasione russa del febbraio 2022, non ci lascia del tutto tranquilli) Certo, in questo caso sono tutti racconti, anche relativamente brevi (soprattutto i primi proposti in questa raccolta), dove però Dick ha avuto quelle idee che sono state poi sfruttate e variamente sviluppate nei film che sono stati tratti. Ma probabilmente tutta la fantascienza moderna deve qualcosa a Dick. Senza Dick sarebbe mai stata scritta la serie di Matrix? Ma anche altre pellicole più o meno celebri come Apri gli occhi e il suo remake hollywoodiano Vanilla Sky o Dark City devono molto allo scrittore di Chicago, pur non essendo ispirate direttamente alle sue opere. Quindi se si vuole esplorare la fantascienza, sia che si tratti di androidi, sia di realtà virtuali o ingannevoli, di società future tutt'altro che utopiche e via dicendo, la lettura di Dick è imprescindibile. Dick ha la capacità di creare idee avvincenti e originali che descrivono scenari futuri, senza tuttavia perdere di vista la realtà attuale, della quale spesso il racconto fantascientifico non è altro che una metafora. Un po' come avviene spesso nella fantascianza. Fra l'altro incredibilmente questo vale sia per la realtà degli anni in cui scriveva Dick, sia per la nostra, che in un qualche modo Dick è riuscito a prevedere, se non nell'evolozione tecnologica effettiva, nei temi fondanti che caratterizzano la nostra società. Ecco, in questo Dick è stato un vero maestro. Chi scrive opere di fantascienza, soprattutto se queste opere riguardano il futuro, in un certo qual modo deve fare delle previsioni di come sarà il mondo. Dick è riuscito a farlo. Non tanto descrivendo come sarebbero stati i nostri anni, ma cogliendo e sviluppando quei temi che sarebbero stati centrali oggi.

Se vogliamo un difetto può essere la brevità. Ci sono autori che hanno un numero limitato di idee, ma sono bravi nel riuscire a svilupparle talmente a fondo da riuscire a fondare su queste la loro intera produzione. Dick, invece, è stato un autore vulcanico, tanto da aver prodotto 40-50 romanzi e oltre 130 racconti. Purtroppo, però, molti di questi ultimi non sono andati molto oltre l'idea geniale avuta dallo scrittore di Chicago. Ne è un esempio proprio I guardiani del destino. L'idea di una realtà ben diversa da quella in cui effettivamente viviamo è un tema che nella fantascienza ha avuto innumerevoli derivazioni, anche di successo, ma il raccolto di Dick si limita a descrivere la fase iniziale della sua idea, che poi altri autori hanno sviluppato più a fondo, ossia quando il protagonista scopre l'inganno. Il resto poi è una risoluzione piuttosto affrettata della trama. Ma probabilmente il prolifico scrittore americano voleva dedicarsi in questi casi solo a quello che effettivamente ha scritto, magari perché impegnato a seguire le altre mille idee che aveva in testa.

Assolutamente da leggere per chi ama la fantascienza.

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